lunedì, gennaio 28, 2008

UH, MAMMA'!



WWW.GRILLO.IT

ALTRO CHE MEMORIA: ATTUALITA'!

A cosa serve ricordare se siamo capaci ancora di tutto ciò (vedi Darfur)?

o forse non si ricorda abbastanza,

forse non si conosce abbastanza.

"Chi non conosce la storia è causa del suo ripetersi" (scritta trovata su di un muro ad Auschwitz)

appunto












"Se con l'olocausto Dio ha scelto di interrogare l'uomo, spetta a questi rispondere con una ricerca che ha dio per oggetto." Elie Wiesel.

« Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso.
Mai. »
Elie Wiesel. (Tratto da La notte, edizione italiana La Giuntina, Firenze, pp. 39-40)

grazie per lo spunto, stepniak.

domenica, gennaio 27, 2008

...ma le preghierine in chiesa proprio no, eh?



Il cardinal Javier Lozano Barragàn, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute)
, ha tenuto una lectio magistralis, venerdì 18 gennaio, a Verona, nella sede della multinazionale farmaceutica Glaxo.
Sembra la scena di un film di Buñuel o, chissà, di un commedia di Ionesco, ma è l’Italia di inizio millennio: sopra la realtà, in pieno assurdo.
Tema della lectio: cosa sia la salute. Fin da qui – dal titolo, voglio dire – si può intuire che la scena è costruita su un errore che sarebbe grave pure nella traduzione di un liceale, e immagino sia andata così: per fare gli scicchettoni, i manager della Glaxo avranno fatto un invito a Sua Eminenza in latino, e avranno tradotto “salute” con “salus”; e voilà, Sua Eminenza arriva a Verona e scacazza la sua pastorale sul benessere dell’anima.
Da salvaguardare con qualche particolare droga dello spirito.
Prodotto di sintesi.

Protetto da diritti.
In regime di monopolio.

(posted by malvino, the best!)

Merchandising...


"Io sono la luce del mondo" (Gv 8,12)





















by malvino blog

venerdì, gennaio 25, 2008

GOVERNO? NIENTE PAURA, VINCI...!


A parte che ieri sera ho incontrato il sindaco, il buon Giovanni, che mi ha detto che andava Napoli per una riunione con altri sindaci della provincia per vedere se si riusciva a trovare qualche altro posticino fuori regione dove dirottare la nostra monnezza;
a parte aver spento televisori e radio e acceso il vecchio e amato Technics per ascoltare un pò di sano vinile (ora stanno girando i solchi di 'Cammina, cammina', Pino Daniele classe '77);

a parte una notte trascorsa tra nostalgie e sogni;

a parte l'anima vintage di questi giorni,

a parte tutto, ma proprio tutto...

mi va di urlare con il buon Liga

NIENTE PAURA!

A parte che gli anni passano
per non ripassare più
e il cielo promette di tutto
ma resta nascosto lì dietro il suo blu
ed anche le donne passano
qualcuna anche per di qua
qualcuna ci ha messo un minuto
qualcuna è partita ma non se ne va

niente paura
niente paura
niente paura
ci pensa la vita
mi han detto così
niente paura
niente paura
niente paura
si vede la luna perfino da qui

a parte che ho ancora il vomito
per quello che riescono a dire
non so se son peggio le balle
oppure le facce che riescono a fare
a parte che i sogni passano
se uno li fa passare
alcuni li hai sempre difesi
altri hai dovuto vederli finire

niente paura
niente paura
niente paura
ci pensa la vita
mi han detto così
niente paura
niente paura
niente paura
si vede la luna perfino da qui

tira sempre un vento
che non cambia niente
mentre cambia tutto
sembra aria di tempesta
senti un po’ che vento
forse cambia niente
certo cambia tutto
sembra aria bella fresca

a parte che i tempi stringono
e tu li vorresti allargare
e intanto si allarga la nebbia
e avresti potuto vivere al mare
ed anche le stelle cadono
alcune sia fuori che dentro
per un desiderio che esprimi
te ne rimangono fuori altri cento

niente paura
niente paura
niente paura
ci pensa la vita
mi han detto così
niente paura
niente paura
niente paura
si vede la luna perfino da qui

giovedì, gennaio 24, 2008

LOOP


Leggo e rileggo lo stesso rigo: concentrazione zero.
'Psichiatria' è tosto lo so, Garella un pò meno, ma di lui amo l'aplomb inglese e l'imperturbabilità del professore inaccessibile.
L'inadeguatezza dei miei pensieri mi spinge oltre e il rifugio nella mia bolla mi fa implodere al punto giusto.
Quella telefonata è arrivata quando non doveva, non poteva.
Come il quadro di Baricco che cade all'improvviso e squarcia le difese di un Io così ben costruito.
Ma tant'è.
Il loop è partito.

mercoledì, gennaio 23, 2008

CYBER-CORNUTE E MAZZIATE...

by futuroprossimo.blogosfere.it

Care femminucce chatters, prestate molta attenzione: nel futuro prossimo (della categoria 'prossimo imminente') potreste essere adescate da un bel ragazzo che presenta qualche 'sorpresina'.

Niente di nuovo sotto...il sole, il problema è un altro: Il sito web Russo "www.cyberlover.ru" sta pubblicizzando un software che (dichiara l'azienda) è in grado di simulare scambi di chiacchiere su chat romantiche. Insomma, un generatore di flirts.

Questo programma può 'gestire' 10 donne contemporaneamente, e 'addestrarsi' a persuadere le interlocutrici al fine di ottenere il loro numero di telefono o altri dati sensibili.

Una forma di phishing molto sottile, hein?

L'allarme proviene da una casa anti-virus Australiana, la PC Tools: è chiaro che il sito Russo smentisce che il suo software abbia intenti fraudolenti. Per adesso è disponibile solo in lingua sovietica, e sarà a disposizione per la vendita dal 15 febbraio ("un giorno dopo san valentino", precisa l'azienda).

"Non una sola ragazza ha realizzato che stava comunicando con un programma!", si dicono convinti quelli di cyberlover.ru, aggiungendo che il software è in grado di simulare anche sesso virtuale online.

Pur escludendo l'intento criminoso, si tratta di un 'corteggiatore' professionale che può fare tutto il 'lavoro sporco' di approccio, per poi lasciare "l'incombenza" dell'incontro dal vivo al fortunato (?) acquirente del software.

Solo donne?

Certo sarebbe offensivo riflettere sull'inquietante ipotesi che nemmeno una donna si sia accorta di essere 'cyber-gabbata' dal simpatico programmino: è forse per scongiurare questa possibilità che il sito del venditore specifica...è possibile configurare il programma perchè faccia da "lumacone" anche con gli uomini.

Può irretire

La casa anti-virus che ha visionato il programma dichiara, per bocca del suo portavoce, che questi possiede un meccanismo di interazione "incredibilmente ben organizzato, che può letteralmente irretire gli interlocutori portandoli a rivelare dati personali. Rispetto ai precedenti softwares, dimostra un livello di social engineering mai raggiunto prima".

Il programma "può attivarsi su internet, riempire campi in pagine web, generare parole chiave, postare messaggi, indirizzi web, files e foto: può insomma fare tutto ciò che un utente fa al pc, solo lo fa in modalità pre-programmata".

Cosa dire?

Ora cancello tutti i contatti di Msn. Ho paura.

by gianluca riccio

lunedì, gennaio 21, 2008

Psicologia e solidarietà


SEMINARIO DI STUDI SULLA PSICOLOGIA UMANISTICA
IL PROFESSOR MARIO MASTROPAOLO DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II
A PIANO DI SORRENTO

E’ un vero evento culturale il seminario che si svolgerà a Piano di Sorrento presso la biblioteca comunale giovedì 24 gennaio alle ore 16,00, organizzato dalla Cattedra di Psicologia Generale dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” diretta dal professore Mario Mastropaolo.
Il tema: La Psicologia della relazione di aiuto, la riscoperta della solidarietà umana con cui si intende promuovere una visione della relazione di aiuto che rivaluti la formazione di operatori in grado di intervenire nei momenti di passaggio alle diverse fasi del ciclo della vita.

E’ una grande occasione da non perdere per docenti, operatori culturali, sanitari e sociali per conoscere l’approccio della psicologia umanistica e acquisire strumenti di counseling che non si riducano all’apprendimento di tecniche o di modelli di tipo clinico.
La psicologia umanistica si chiede prima di tutto cos’è l’uomo e considera il benessere come una possibilità di espressione e affermazione delle infinite rappresentazioni della vita umana. Insomma la psicologia deve essere una guida all’arte di vivere di cui tutti dobbiamo disporre.

Il professor Mastorpaolo, direttore del Master in Counseling e Relazione d’aiuto e dell’Istituto di Psicologia Umanistica, Esistenziale e Transpersonale ‘Nea Zetesis’ di Napoli, ritorna in Penisola Sorrentina per offrire ancora un’opportunità di alta formazione e riflessione sui temi della psicologia umanistica ed ha in programma per il prossimo futuro la realizzazione di una serie di cineforum tematici.
All’incontro, patrocinato dal Comune di Piano di Sorrento e dal Piano Sociale di Zona Napoli 13, e organizzato in collaborazione con la dott.ssa Carmela Coppola, la prof.ssa Mariella Nica e la dott.ssa Patrizia Schettino, interverranno il Prof. Mario Mastropaolo, la dott.ssa Daniela Moriniello il dott. Giovanni Ruggiero e il dott. Gennaro Izzo.
L’ingresso è libero e ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione

domenica, gennaio 20, 2008

Munnezza concept

Ho imparato a camminare a piedi. Cerco di usare l'auto molto poco e mi piace la mattina respirare l'aria fresca di via delle Rose che mi porta a scuola, ascoltando musica dal mio ipod. Allevi è il mio preferito a quell'ora, ma non disdegno le colonne sonore di Morricone.
E' da un pò di giorni che via delle Rose è diventata un incubo: cumuli di immondizia si riversano sul marciapiede in più punti e anche la mia musica rischia di cambiare: in un momento di feroce autofustigazione ho aperto le orecchie a Tonino Colombo, neomelodico d.o.c. very trash, adorato dalle mie alunne: fantastico.
Il sindaco non dorme la notte, così dicono i suoi biografi, e intanto sposta i cumuli di spazzatura dal cassonetto che si trova all'entrata della scuola a quello che si trova cento metri più su: ma è giusto, anche l'occhio e il naso vogliono la loro parte.
Tuttavia, come dice De Crescenzo, tanta 'munnezza' è segno di ricchezza' ed è straordinario verificare come effettivamente la gente, in barba ai mutui e alle rate, abbia già cominciato le pulizie di Pasqua (forse è la voglia di Resurrezione...) e a ristrutturare casa: dallo stenditoio alla poltrona, dal materasso alla scrivania, dalla parabolica al fornetto a microonde, insomma con un cassonetto vi potreste arredare un monolocale o un loft; il tutto è colorato dai variopinti sacchetti conad-alvi-dico-treesse che fanno molto Carnevale.
Ignoranti? Incolti? Sempliciotti? Affatto. I miei migliori amici e colleghi (gente che ha studiato, che ha la 'laura', ambientalisti ed escursionisti, esperti della scuola, cristiani praticanti, priori e ministranti) non riciclano perchè in veranda non hanno spazio o perchè non hanno il tempo, o perchè 'tanto poi quelli di penisolaverde la mischiano'. Per loro la libertà è un concetto relativo, non finisce quando inizia quella dell'altro, ma solo quando inizia quella del papa.

A voi cari amici una lezione di Maurizio Pallante (by grillo blog)

giovedì, gennaio 17, 2008

dal blog di BEPPE GRILLO

La lettera di Marco Travaglio:

"Caro Beppe,
siamo tutti costernati e affranti per quanto sta accadendo al cosiddetto ministro della Giustizia Clemente Mastella e alla sua numerosa famiglia, nonché al suo partito, che poi è la stessa cosa. Costernati, affranti, ma soprattutto increduli per la terribile sorte che sta toccando a tante brave persone. Infatti, oltre alla signora Sandra, presidente del Consiglio regionale della Campania, sono finiti agli arresti il consuocero Carlo Camilleri, già segretario provinciale Udeur; gli assessori regionali campani dell’Udeur Luigi Nocera (Ambiente) e Andrea Abbamonte (Personale); il sindaco di Benevento dell’Udeur, Fausto Pepe, e il capogruppo Udeur alla Regione, Fernando Errico, e il consigliere regionale dell’Udeur Nicola Ferraro e altri venti amministratori dell’Udeur. In pratica, hanno arrestato l’Udeur (un mese fa era finito ai domiciliari l’unico sottosegretario dell’Udeur, Marco Verzaschi, per lo scandalo delle Asl a Roma, mentre un altro consigliere regionale campano, Angelo Brancaccio, era finito in galera prima dell’estate quando era ancora nei Ds, ma appena uscito di galera era entrato nell’Udeur per meriti penali). Mastella, ancora a piede libero, è indagato a Catanzaro nell’inchiesta "Why Not" avviata da Luigi De Magistris e avocata dal procuratore generale non appena aveva raggiunto Mastella, che intanto non solo non si era dimesso, ma aveva chiesto al Csm di levargli dai piedi De Magistris. S’è dimesso invece oggi, Mastella, ma per qualche minuto appena: poi Prodi gli ha respinto le dimissioni, lasciandolo al suo posto che – pare incredibile – ma è sempre quello di MINISTRO DELLA GIUSTIZIA. La sua signora, invece, non s’è dimessa (a Napoli, di questi tempi, c’è perfino il rischio che le dimissioni di un politico vengano accolte): dunque, par di capire, dirigerà il Consiglio regionale dai domiciliari, cioè dal salotto della villa di Ceppaloni.

Al momento nessuno sa nulla delle accuse che vengono mosse a lei e agli altri 29 arrestati. Ma l’intero Parlamento – con l’eccezione, mi pare, di Di Pietro e dei Comunisti Italiani – s’è stretto intorno al suo uomo più rappresentativo, tributandogli applausi scroscianti e standing ovation mentre insultava i giudici con parole eversive, che sarebbero parse eccessive anche a Craxi, ma non a Berlusconi: insomma la casta (sempre più simile a una cosca) ha già deciso che le accuse - che nessuno conosce - sono infondate e gli arrestati sono tutti innocenti. A prescindere. Un golpetto bianco, anzi nero, nerissimo, in diretta tv.

Nessuno, tranne Alfredo Mantovano di An, s’è domandato come facesse il ministro della Giustizia a sapere che sua moglie sarebbe stata arrestata e a presentarsi a metà mattina alla Camera con un bel discorso scritto, con tanto di citazioni di Fedro: insomma, com’è che gli arresti vengono annunciati ore prima di essere eseguiti? E perché gli arrestandi non sono stati prelevati all’alba, per evitare il rischio che qualcuno si desse alla fuga? Anche stavolta, la fuga di notizie è servita agli indagati, non ai magistrati. E, naturalmente, al cosiddetto ministro.

Il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, anziché aprire una pratica a tutela dei giudici aggrediti dal ministro, ha subito assicurato "solidarietà umana" al ministro e ai suoi cari (dobbiamo prepararci al trasferimento dei procuratori e del gip di Santa Maria Capua Vetere, sulla scia di quanto sta accadendo per De Magistris e Forleo?). Il senatore ambidestro Lamberto Dini ha colto l’occasione per denunciare un "fatto sconvolgente: i magistrati se la prendono con le nostre mogli" (la sua, Donatella, avendo fatto fallimento con certe sue società, è stata addirittura condannata a 2 anni e mezzo per bancarotta fraudolenta, pena interamente indultata grazie anche a Mastella). Insomma, è l’ennesimo attacco ai valori della famiglia tradizionale fondata sul matrimonio: dopo l'immunità parlamentare, occorre una bella immunità parentale. Come fa osservare la signora Sandra Lonardo in Mastella dai domiciliari, "questo è l’amaro prezzo che, insieme a mio marito, stiamo pagando per la difesa dei valori cattolici in politica, dei principi di moderazione e tolleranza contro ogni fanatismo ed estremismo". Che aspettano a invitarli a parlare alla Sapienza?."

Marco Travaglio

VERSIO MAGISTRALIS...

malvino thanks a lot!
Ma com’è buono questo padrone!

Fate la prova. Andate sul sito on line della Santa Sede, dopo aver aperto una pagina di Microsoft Office Word. Fate l’indirivieni: copia-incollate tutto ciò che un papa riesce a scrivere in un solo mese tra discorsi, messaggi e omelie; non sarà difficile che becchiate pure – a culo – un’enciclica, una lectio magistralis o un motu proprio. Ripetete l’operazione, pigliando altri 2 mesi, a caso, tra i 34 di quest’ultimo papato. Ora, da Strumenti, accedete alla funzione Conteggio parole, e dividete per 3 il numero dei Caratteri (spazi inclusi), e per 30 quello che ne viene.
Fatto? Visto? Joseph Ratzinger viaggia alla ragguardevole media di 40.000 battute (spazi inclusi) al giorno. Il grafomane ingenuo cadrà in estasi, fulminato dal sentimento ambiguo che è il torciglio di invidia e venerazione. Ma l’umile artigiano della scrittura – faccio per dire, un blogger – sa bene, a priori e a posteriori, che è impossibile mantenere quella media per un umano; e che (delle due, una) Benedetto XVI ha una dozzina di ghost-writers, o s’impasticca di brutto e scrive pure quando piscia, scrive pure quando dorme, o non dorme mai.
Sennò, il tempo per sfogliare il Catalogo di Euroclero primavera-estate 2008? E due chiacchiere con Georg, piluccando dallo stesso grappolo d’uva, occhi negli occhi? Impossibile: Benedetto XVI ha una dozzina di ghost-writers.

Il che pone una domanda: per un discorso così importante come quello da tenere all’Università La Sapienza – per un discorso diventato importante giorno dopo giorno – secondo voi c’era una sola versione? E quella che è diffusa ora – dopo che Benedetto XVI ha rinunciato a pronunciare in loco il discorso (o, piuttosto, la lectio magistralis) – che versione è?
Potendo scegliere tra un minimo di 4 versioni, mi pare ragionevole credere che sia quella dal registro più appropriato alla contingenza, un incantevole caleidoscopio di ipocrisia e vittimismo: penso sia stata scelta la versione da personcina mite e buona cui sia stato fatto un torto odioso e ripugnante. Al ghost-writer che l’ha scritta è stata data la seguente traccia: tanto buonsenso, nonostante l’oltraggio, grave quanto lo schiaffo di Anagni.
La leggo, infatti, e mi chiedo: ma dov’è quel celeste figlio di puttana che ha scritto la Dominus Jesus? Dov’è l’arrogante penna da Prefetto del Sant’Offizio che minacciava gli eretici della Teologia della Liberazione e stigmatizzava il grave disordine morale degli omosessuali? Dov’è il registro di chi si sentiva in missione per conto di Dio nell’insabbiare gli abusi sessuali del clero su centinaia di minori? Manco l’ombra: questo Ratzinger è ‘nu babà.
Sì, vabbe’, fa sempre il padrone. Ma com’è buono questo padrone!

by malvino.ilcannocchiale.it

mercoledì, gennaio 16, 2008

FOTO DI GRUPPO PER SIGNORA...


Quando esco dal portone dell'università vado sempre così di fretta per non perdere il treno che non ho mai attenzione per tutti quegli studenti, belli, impegnati, vivaci e colorati, che fanno volantinaggio per le cose più disparate, dal iazz-pub alla pizzeria con menù scontatissimo, dal sit-in per gli appelli di novembre alla propaganda per l'elezione del rappresentante degli studenti. A dire la verità neanche loro sembrano molto interessati a dare i volantini a me, forse perchè non rispondo più al loro target, ma va bene così.
Martedì è capitata però una cosa diversa. L'uscita dal portone era sempre la stessa: di corsa per non perdere il treno delle 12,40; all'improvviso un giovanotto, serio, ben vestito, sulla ventina, ha rallentato il mio passo (notoriamente velocissimo) e con molta cortesia e con un sorriso simpatico mi ha dato un foglio dicendomi, tra l'implorante e l'ironico, "La prego, signora, lo legga!". "Sì, certo, certo, grazie!" e via di corsa al treno con il foglio già spiegazzato in tasca.
Ieri, mentre ripulivo le tasche del mio giaccone di martedì da scontrini, biglietti e quant'altro, mi sono capitati tra le mani 'quel' foglio e 'quel' sorriso, e ho cominciato a leggere.
Non so perchè l'ho trascritto e pubblicato, ma è una foto così perfettamente riuscita che merita un'attenta cornice riflessiva.
Perciò, signori, vi prego, leggetelo!
kiss, ;-) meri

PROBLEMI IN ITALIA DA RISOLVERE CON URGENZA
- sicurezza sul lavoro (siamo primi in Europa per morti e feriti)
- disoccupazione (la più alta tra 76 nazioni, tra cui Romani, Nigeria, Cambogia e Ucraina)
- precariato
- carovita
- immigrazione clandestina
- criminalità organizzata
- microcriminalità
- smaltimento rifiuti
- inquinamento
- energie rinnovabili (sole, vento, ecc..) per non dipendere più dall’estero e abbassare prezzi e bollette
- debito pubblico (il 6° al mondo)
- costi della politica (la più costosa al mondo per stipendi, privilegi, pensioni e numero di comuni)
- conflitto di interessi (chi possiede televisioni e giornali non può ricoprire cariche pubbliche)
- tv e stampa semiliberi (74esimi per libertà d’informazione, unici europei con tale problema: i turchi)
- canone rai (tassa ancora più scandalosa della ricarica dei telefonini cellulari, probabilmente un altro caso più unico che raro nel mondo)
-
SOLUZIONI DI GOVERNO E OPPOSIZIONE
- Mastella Ministro di Giustizia invece dell’ex pm Di Pietro
- indulto (quando c’erano e ci sono, sparse per l’Italia, una decina di carceri già pronte da anni)
- costruire una nuova base militare USA a Vicenza (abbiamo già, tra le varie basi USA in Italia, 90 bombe atomiche)
- permanenza dei nostri soldati in Afghanistan, Kosovo, Libano, Bosnia, Albania, Marocco, Malta, ecc..
- trasferire e indagare giudici (De Magistris/Forleo) 2 su 9000 (guarda caso solo quelli che indagano sui politici
- compravendita senatori tramite raccomandazioni attrici Rai (vedi intercettazioni telefoniche)
- bavaglio alla stampa per nascondere le intercettazioni scomode (con il pretesto della privacy dei cittadini)
- aumentare il canone Rai
- cambiare i nomi ai partiti (chi non cambia nome, sarà riconosciuto dai cittadini scontenti)

REAZIONE DEL POPOLO ITALIANO
- pagare per votare un candidato preconfezionato per le primarie
- fare la fila per votare un nome nuovo per il partito dei soliti noti
- andare ai comizi applaudendo, cantando e sventolando bandiere
- rinnovare l’abbonamento Rai
- seguire programmi televisivi spazzatura
- alle prossime elezioni votare Veltroni & Company
- alle prossime elezioni rivoltare Berlusconi & Company
- alle prossime elezioni votare chi regala un pacco di pasta
-
REAZIONE DI UN POPOLO NORMALE
- disdire il canone Rai
- ritirare i soldi dalle banche
- non comprare a rate (case comprese)
- ignorare i prodotti pubblicizzati
- spostarsi solo con bicicletta o mezzi publbici
- andare ai V-Day per firmare petizioni (prossimo V-Day 25 aprile; info: beppegrillo.it)
- disertare le votazioni
- sciopero generale ad oltranza
- assedio in massa di Montecitori con caccia al parlamentare
- rivolta stile 14 luglio 1789 (data inizio rivoluzione francese, festeggiata da sempre con orgoglio)
- oppure emigrare

martedì, gennaio 15, 2008

Il viandante nella vigna del Signore... o nella nostra?

dal blog di Stepniak

E' un po' di tempo che il nostro beneamato Papa confonde la vigna del Signore nella quale si trova ad essere il viandante, con la nostra vigna. Per questo motivo ritengo giusta la presa di posizione di alcuni docenti della Sapienza di affermare l'inopportunità della sua presenza all'inaugurazione dell'Anno Accademico.

Di seguito riporto la lettera del Prof. Cini (professore emerito di Fisica Teorica) al Rettore della Sapienza che meglio di qualunque altra cosa può rendere l'idea.

"Signor Rettore, apprendo da una nota del primo novembre dell'agenzia di stampa Apcom che recita: «è cambiato il programma dell'inaugurazione del 705esìmo Anno Accademico dell'università di Roma La Sapienza, che in un primo momento prevedeva la presenza del ministro Mussi a ascoltare la Lectio Magistralis di papa Benedetto XVI». Il papa «ci sarà, ma dopo la cerimonia di inaugurazione, e il ministro dell'Università Fabio Mussi invece non ci sarà più».
Come professore emerito dell'università La Sapienza - ricorrono proprio in questi giorni cinquanta anni dalla mia chiamata a far parte della facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali su proposta dei fisici Edoardo Amaldi, Giorgio Salvini e Enrico Persico - non posso non esprimere pubblicamente la mia indignazione per la Sua proposta, comunicata al Senato accademico il 23 ottobre, goffamente riparata successivamente con una toppa che cerca di nascondere il buco e al tempo stesso ne mantiene sostanzialmente l'obiettivo politico e mediatico.
Non commento il triste fatto che Lei è stato eletto con il contributo determinante di un elettorato laico. Un cattolico democratico - rappresentato per tutti dall'esempio di Oscar Luigi Scalfaro nel corso del suo settennato di presidenza della Repubblica - non si sarebbe mai sognato di dimenticare che dal 20 settembre del 1870 Roma non è più la capitale dello stato pontificio. Mi soffermo piuttosto sull'incredibile violazione della tradizionale autonomia delle università - da più 705 anni incarnata nel mondo da La Sapienza dalla Sua iniziativa.
Sul piano formale, prima di tutto. Anche se nei primi secoli dopo la fondazione delle università la teologia è stata insegnata accanto alle discipline umanistiche, filosofiche, matematiche e naturali, non è da ieri che di questa disciplina non c'è più traccia nelle università moderne, per lo meno in quelle pubbliche degli stati non confessionali. Ignoro lo statuto dell'università di Ratisbona dove il professor Ratzinger ha tenuto la nota lectio magistralis sulla quale mi soffermerò più avanti, ma insisto che di regola essa fa parte esclusivamente degli insegnamenti impartiti nelle istituzioni universitarie religiose. I temi che sono stati oggetto degli studi del professor Ratzinger non dovrebbero comunque rientrare nell'ambito degli argomenti di una lezione, e tanto meno di una lectio magistralis tenuta in una università della Repubblica italiana. Soprattutto se si tiene conto che, fin dai tempi di Cartesio, si è addivenuti, per porre fine al conflitto fra conoscenza e fede culminato con la condanna di Galileo da parte del Santo ufficio, a una spartizione di sfere di competenza tra l'Accademia e la Chiesa. La sua clamorosa violazione nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico de La Sapienza sarebbe stata considerata, nel mondo, come un salto indietro nel tempo di trecento anni e più.
Sul piano sostanziale poi le implicazioni sarebbero state ancor più devastanti. Consideriamole partendo proprio dal testo della lectio magistralis del professor Ratzinger a Ratisbona, dalla quale presumibilmente non si sarebbe molto discostata quella di Roma. In essa viene spiegato chiaramente che la linea politica del papato di Benedetto XVI si fonda sulla tesi che la spartizione delle rispettive sfere di competenza fra fede e conoscenza non vale più: «Nel profondo.., si tratta - cito testualmente - dell'incontro tra fede e ragione, tra autentico illuminismo e religione. Partendo veramente dall'infima natura della fede cristiana e, al contempo, dalla natura del pensiero greco fuso ormai con la fede, Manuele II poteva dire: Non agire "con il logos" è contrario alla natura di Dio».
Non insisto sulla pericolosità di questo programma dal punto di vista politico e culturale: basta pensare alla reazione sollevata nel mondo islamico dall'accenno alla differenza che ci sarebbe tra il Dio cristiano e Allah - attribuita alla supposta razionalità del primo in confronto all'imprevedibile irrazionalità del secondo - che sarebbe a sua volta all'origine della mitezza dei cristiani e della violenza degli islamici. Ci vuole un bel coraggio sostenere questa tesi e nascondere sotto lo zerbino le Crociate, i pogrom contro gli ebrei, lo sterminio degli indigeni delle Americhe, la tratta degli schiavi, i roghi dell'Inquisizione che i cristiani hanno regalato al mondo. Qui mi interessa, però, il fatto che da questo incontro tra fede e ragione segue una concezione delle scienze come ambiti parziali di una conoscenza razionale più vasta e generale alla quale esse dovrebbero essere subordinate. «La moderna ragione propria delle scienze naturali - conclude infatti il papa - con l'intrinseco suo elemento platonico, porta in sé un interrogativo che la trascende insieme con le sue possibilità metodiche. Essa stessa deve semplicemente accettare la struttura razionale della materia e la corrispondenza tra il nostro spirito e le strutture razionali operanti nella natura come un dato di fatto, sul quale si basa il suo percorso metodico. Ma la domanda {sui perché di questo dato di fatto) esiste e deve essere affidata dalle scienze naturali a altri livelli e modi del pensare - alla filosofia e alla teologia. Per la filosofia e, in modo diverso, per la teologia, l'ascoltare le grandi esperienze e convinzioni delle tradizioni religiose dell'umanità, specialmente quella della fede cristiana, costituisce una fonte di conoscenza; rifiutarsi a essa significherebbe una riduzione inaccetabile del nostro ascoltare e rispondere».
Al di là di queste circonlocuzioni (i corsivi sono miei) il disegno mostra che nel suo nuovo ruolo l'ex capo del Sant'uffizio non ha dimenticato il compito che tradizionalmente a esso compete. Che è sempre stato e continua a essere l'espropriazione della sfera del sacro immanente nella profondità dei sentimenti e delle emozioni di ogni essere umano da parte di una istituzione che rivendica l'esclusività della mediazione fra l'umano e il divino. Un'appropriazione che ignora e svilisce le innumerevoli differenti forme storiche e geografiche di questa sfera così intima e delicata senza rispetto per la dignità personale e l'integrità morale di ogni individuo.
Ha tuttavia cambiato strategia. Non potendo più usare roghi e pene corporali ha imparato da Ulisse. Ha utilizzato l'effige della Dea Ragione degli illuministi come cavallo di Troia per entrare nella cittadella della conoscenza scientifica e metterla in riga. Non esagero. Che altro è, tanto per fare un esempio, l'appoggio esplicito del papa dato alla cosiddetta teoria del Disegno Intelligente se non il tentativo - condotto tra l'altro attraverso una maldestra negazione dell'evidenza storica, un volgare stravolgimento dei contenuti delle controversie interne alla comunità degli scienziati e il vecchio artificio della caricatura delle posizioni dell'avversario - di ricondurre la scienza sotto la pseudo-razionalità dei dogmi della religione? E come avrebbero dovuto reagire i colleghi biologi e i loro studenti di fronte a un attacco più o meno indiretto alla teoria danwiniana dell'evoluzione biologica che sta alla base, in tutto il mondo, della moderna biologia evolutiva?
Non desco a capire, quindi, le motivazioni della Sua proposta tanto improvvida e lesiva dell'immagine de La Sapienza nel mondo. Il risultato della Sua iniziativa, anche nella forma edulcorata della visita del papa (con «un saluto alla comunità universitaria») subito dopo una inaugurazione inevitabilmente clandestina, sarà comunque che i giornali del giorno dopo titoleranno (non si può pretendere che vadano tanto per il sottile): «Il Papa inaugura l'Anno Accademico dell'Università La Sapienza».
Congratulazioni, signor Rettore. Il Suo ritratto resterà accanto a quelli dei Suoi predecessori come. simbolo dell'autonomia, della cultura e del progresso delle scienze."


Marcello Cini

domenica, gennaio 13, 2008

Chi siete? Cosa trasportate? Dove andate? Sì, ma quanti siete? Un Fiorino!

Mostrare il proprio cyber-profilo migliore

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Si chiama “impression management” e indica tutti quei comportamenti messi in atto per presentare sè stessi agli altri.
Nel cyberspazio questa presentazione incontra il limite dell’assenza di interazione fisica e, di conseguenza, le persone devono trovare strategie alternative e aggiuntive per comunicare virtualmente chi sono. Devono ingegnarsi a plasmare una presentazione elettronica di se stessi che “piaccia al pubblico”, che si tratti di un ipotetico partner ancora sconosciuto sui siti di dating, piuttosto che una platea di lettori su un blog, cybernaviganti in cerca di informazioni, collaboratori, datori di lavoro e via discorrendo.
L’editing online della propria “per-sona” è un attività vecchia quanto il web, ma si è fatta via via più sofisticata da quando si sono diffusi i network sociali di massa e i siti di incontri, che hanno reso più facile condividere pubblicamente informazioni personali, foto, video e i noti elenchi di interessi, hobby, sogni e desideri in una specie di moderno questionario di Proust.
Eppure, nonostante la diffusione di internet, sono ancora forme nuove di comunicazione e le persone non hanno ancora ben chiare quali siano le pratiche migliori.
Molte delle strategie di presentazione del sé osservate sembreranno ovvie ai naviganti esperti: migliorare la propria posizione linkando amici di “alto rango”, usare un nickname suggestivo, riferirsi alla propria testa lucente come “rasata” e non “calva”, dimostrare la propria leadership tecnologica essendo i primi ad adottare l’ultima applicazione fashion del web 2.0, elencare almeno un hobby figo come la fotografia o proporsi come raffinati lettori di libri mai sfogliati.
La cura che molti pongono negli elenchi di “cosa mi piace” e “cosa odio” è molto esplicativa in questo senso.
Altre strategie un po’ meno ovvie sono frutto dell’esperienza del navigante.
In uno studio sui siti di incontri on line alcuni studiosi hanno rilevato che le persone single hanno sviluppano inedite tattiche presentazionali quali: il monitoraggio della lunghezza dei propri messaggi e-mail (troppo verbosi significa troppo disperati), la limitazione degli orari in cui inviare messaggi (gli uomini hanno imparato che scrivere a una donna nelle ore piccole le mette a disagio), la valutazione dell’ultimo giorno in cui ci si è loggati l’ultima volta (utenti che visitano il sito troppo poco frequentemente possono essere percepiti come indisponibili, o peggio, indesiderabili).
L’inserimento della propria foto meriterebbe un lungo discorso a sé.
Troppo facile la constatazione che molti utenti inseriscono preferibilmente una foto di cinque anni prima o l'unica in cui stanno da dio e nella quale la loro madre stenterebbe a riconoscerli. Meno ovvio che gli utenti di internet siano più propensi a inserire foto che mostrino aspetti della propria personalità piuttosto che foto che esplicitino semplicemente l’aspetto fisico.
Joseph B. Walther, un professore di comunicazione e telecomunicazione alla Michigan State University ha scoperto, per dirne una, che l’attrattività degli amici in un FaceBook influenza il modo in cui le persone percepiscono il profilo che stanno visionando. Gli utenti facebook che hanno foto di amici attraenti sul “giornale di bordo” sono percepiti più positivamente di coloro che hanno foto di amici non attraenti.
In generale su internet si mente un sacco: sul proprio aspetto, sulla propria età, sullo stato civile, sui propri interessi. Intenti esplicitamente truffaldini o manipolatori? Forse solo il tentativo di esprimere una versione idealizzata o futura di sè stessi. “Sarò sicuramente più magro fra 10 chili e Guerra e Pace ce l’ho sulla mensola, prima o poi sarà vero che l’ho letto…”
Il grosso problema di internet è che l’imperativo è “impressiona chiunque là fuori”. I siti sono disegnati in modo tale che milioni di persone vedano la stessa immagine e lo stesso profilo di un utente. Perché un impression management sia efficace i siti dovrebbero essere disegnati per consentire alle persone di rivelare diversi aspetti della loro identità a differenti utenti: una faccia per il tuo capo e un’ altra per l’ignota ragazza che vuoi rimorchiare.
Poiché questo non è possibile, la mediazione, quando è riuscita, è sempre un compromesso rispetto a chi si è veramente.
E quando la mediazione non è riuscita, né tentata è ancora peggio. Si corre il rischio di postare una foto in boxer azzurro sulla spiaggia, che fa molta scena su Match.com, ma è un bel pugno in un occhio sullo schermo del tuo datore di lavoro….

Pubblicato da Giulietta Capacchione in Cyber-psicologia

Abstract | Selective self-presentation in computer-mediated communication: Hyperpersonal dimensions of technology, language, and cognition
Fonte | New York Times

martedì, gennaio 08, 2008

SPAZZATOUR...!

Solo nove mesi fa Ambiente Italia trasmetteva un servizio sull'emergenza rifuti in Campania e naturalmente le persone che hanno organizzato lo "spazzatour" sono sotto inchiesta...

lunedì, gennaio 07, 2008

"Ardo ancora di sdegno e di vergogna"...e di munnezza


Ecco ci risiamo, ci sono riusciti. La camorra "ha fatt' 'o bisiniss": l'affare inceneritori è andato in porto. L'ignoranza, l'incuria e l'inciviltà, che ci appartengono tutte, hanno fatto il resto: messi alle strette dalla munnezza sotto il balcone, accetteremo gli inceneritoritermovalorizzatori come salvatori della patria (e di Bassolino-Iervolino). Siamo un popolo incapace di riscatto, ci sta bene tutto così com'è, ognuno coltiva il proprio orticello, tanto se c'è un problema prima o poi 'qualcuno' la soluzione la trova...

Il discorso di Grillo non fa una grinza e lo condivido fino in fondo, sono pronta alla battaglia, ma non sono ottimista: stamattina in classe mentre parlavo del nostro problema spazzatura e della necessità di potenziare la raccolta differenziata, un mio alunno candidamente ha detto: "professorè, e chi glielo dice a mia zia di Meta, quella la spazzatura la butta nel cassonetto direttamente dalla finestra!"

Le alternative agli inceneritori
www.beppegrillo.it

Inceneritori, perchè no
1. L’incenerimento dei rifiuti li trasforma in nanoparticelle tossiche e diossine
2. L’incenerimento necessita di sostanze come acqua, calce, bicarbonato che aumentano la massa iniziale dei rifiuti
3. Da una tonnellata di rifiuti vengono prodotti fumi e 300 kg di ceneri solide e altre sostanze.
- le ceneri solide vanno smaltite per legge in una discarica per rifiuti tossici nocivi, rifiuti estremamente più pericolosi delle vecchie discariche
- i fumi contengono 30 kg di ceneri volanti cancerogene, 25 kg di gesso
- l’incenerimento produce 650 kg di acque inquinate da depurare
4. Le micro polveri (pm 2 fino a pm 0,1) derivanti dall’incenerimento se inalate dai polmoni giungono al sangue in 60 secondi e in ogni altro organo in 60 minuti
5. Le patologie derivanti dall’inalazione sono: cancro, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer, infarto e ictus. Lo comprovano migliaia di lavori scientifici
6. Gli inceneritori, detti anche termovalorizzatori, sono stati finanziati con il 7% della bolletta dell’Enel associandoli alle energie rinnovabili insieme ai rifiuti delle raffinerie
di petrolio al carbone. Senza tale tassa sarebbero diseconomici. Nell’ultima Finanziaria è stato accordato il finanziamento, ma solo agli inceneritori già costruiti
7. In Italia ci sono 51 inceneritori, sarebbe opportuno disporre di centraline che analizzino la concentrazione di micro polveri per ognuno di essi, insieme all’aumento delle malattie derivate sul territorio nel lungo periodo
8. I petrolieri, i costruttori di inceneritori e i partiti finanziati alla luce del sole da queste realtà economiche sono gli unici beneficiari dell’incenerimento dei rifiuti

Riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata, riciclaggio e bioessicazione

1. Riduzione dei rifiuti (Berlino, per fare un esempio, ha ridotto in sei mesi i rifiuti del 50%)
2. Raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale
3. Riciclo di quanto raccolto in modo differenziato
4. Quanto rimane di rifiuti dopo l’attuazione dei primi tre punti va inviato a impianti per una selezione meccanica delle tipologie dei rimanenti rifiuti indifferenziati. La parte non riciclabile può essere trattata senza bruciarla con in impianti di bioessicazione
5. In termini economici non conviene bruciare in presenza di una raccolta differenziata perchè:
- il legno può essere venduto alle aziende per farne truciolato
- il riciclaggio della carta rende più dell’energia che se ne può ricavare
- il riciclaggio della plastica è conveniente. Occorrono 2/3 kg di petrolio per fare un kg di plastica
6. La raccolta differenziata può arrivare al 70% dei rifiuti, il 30% rimanente può ridursi al 15-20% dopo la bioessicazione.
Una quantità che è inferiore o equivale agli scarti degli inceneritori. Ma si tratta di materiali inerti e non tossici con minori spese di gestione ed impatti ambientali sanitari

Se nel settore dei rifiuti non ci fossero le attuali realtà, per legge, di monopoli privati a totalità di capitale pubblico, ma una reale liberalizzazione del mercato, la concorrenza tra le aziende avverrebbe sulla capacità di recupero e l’incenerimento sarebbe superato.

giovedì, gennaio 03, 2008

Molto, molto british...

Il vigilante


Foto di noinput da flickr.comQuattro giorni prima di Natale è finito agli arresti domiciliari Cosimo Chianese, 45 anni, segretario particolare dell'ex ministro delle Telecomunicazioni, Mario Landolfi. Chianese, assieme a un bel gruppo di parenti ed amici, è accusato di aver organizzato corsi professionali fantasma in modo da intascare 250.000 euro di finanziamenti dell'Unione europea. Insomma in nome della famiglia, secondo il pm, il segretario di Landolfi derubava la comunità.

Ma non è tutto. Chianese, faceva di più e di meglio. I magistrati sottolineano che ''utilizzava il telefono cellulare intestato al ministero delle Comunicazioni, nella sua disponibilità quale segretario particolare del ministro protempore (all'epoca era Landolfi, ndr), per intrattenere lunghe telefonate con i congiunti al fine di consentire loro l'autoricarica''.

Landolfi oggi è presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai. Se fosse nato in Inghilterra, invece che in Italia, si sarebbe già dimesso: chi non riesce a vigilare sul proprio segretario è difficile che riesca a vigilare su un'azienda con migliaia di dipendenti.

Anzi, mi correggo, Landolfi anche nel Regno Unito non si sarebbe dimesso. A Londra, infatti, un incarico come il suo non esiste. Oltremanica non è il parlamento a vigilare sulla Bbc, ma è la Bbc che vigila sull'attività dei parlamentari e dei loro collaboratori. Una differenza che spiega bene perché questa singolare notizia, come quella dell'apertura di un'indagine per corruzione contro lo stesso Landolfi, sul piccolo schermo non abbia di fatto trovato spazio.
articolo di peter gomez
by tam tam pipol

martedì, gennaio 01, 2008

Buona fine...e buon principio?

Niente cenone di Capodanno per i bambini del Darfur

by Stepniak



dalla newsletter degli amici di Italian Blog For Darfur...

Il nuovo rapporto dell' ONU non lascia spazio alle speranze, neanche in questi giorni di feste e celebrazioni: il 16,1% di bambini del Darfur sono malnutriti, contro il 12,9 % dell'anno scorso. Tra i 6 e i 29 mesi di età e nel Nord Darfur, i casi peggiori di malnutrizione. Il dossier ha confrontato i dati provienienti dai campi profughi, dove sono costretti a vivere oltre due milioni di persone, e dalle aree colpite dalla guerra.
In Darfur operano oltre 80 ONG e tredicimila operatori umanitari ma, nonostante il loro impegno e le enormi risorse finanziare messe in campo, le condizioni igieniche, la distribuzione dei viveri e le condizioni di sicurezza continuano a peggiorare, e si moltiplicano gli attacchi agli operatori umanitari, aumentati del 150%.
Mentre a Karthoum sfrecciano i SUV ei fuoristrada, i campi allestiti in Darfur si riempiono all'inverosimile di madri depresse e di bambini esangui.
Madri a cui è rimasta solo la forza di piangere la scomparsa dei loro figli.