sabato, agosto 30, 2008

APPELLO DI ALEX ZANOTELLI


S.O.S ACQUA:
DAL 5 AGOSTO E' DIVENTATA "MERCE"!


Nel cuore di questa estate torrida e di questa terra calabra ,lavorando con i giovani nelle cooperative del vescovo Brigantini( Locride) e dell’Arca di Noè ( Cosenza ), mi giunge, come un fulmine a ciel sereno, la notizia che il governo Berlusconi sancisce la privatizzazione dell’acqua. Infatti il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro G. Tremonti che nel comma 1 afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica. Tutto questo con l’appoggio dell’opposizione, in particolare del Pd, nella persona del suo corrispettivo ministro-ombra Lanzillotta. ( Una decisione che mi indigna, ma non mi sorprende, vista la risposta dell’on Veltroni alla lettera sull’acqua che gli avevo inviata durante le elezioni!)
Così il governo Berlusconi, con l’assenso dell’opposizione, ha decretato che l’Italia è oggi tra i paesi per i quali l’acqua è una merce.
Dopo questi anni di lotta contro la privatizzazione dell’acqua con tanti amici,con comitati locali e regionali, con il Forum e il Contratto Mondiale dell’ acqua ……queste notizie sono per me un pugno allo stomaco, che mi fa male. Questoè un tradimento da parte di tutti i partiti ! Ancora più grave è il fatto , sottolineato dagli amici R.Lembo e R. Petrella, che il “Decreto modifica la natura stessa dello Stato e delle collettività territoriali.I Comuni, in particolare , non sono più dei soggetti pubblici territoriali responsabili dei beni comuni, ma diventano dei soggetti proprietari di beni competitivi in una logica di interessi privati, per cui il loro primo dovere è di garantire che i dividendi dell’impresa siano i più elevati nell’interesse delle finanze comunali .“
Ci stiamo facendo a pezzi anche la nostra costituzione!
Concretamente cosa significa tutto questo?Ce lo rivelano le drammatiche notizie che ci pervengono da Aprilia (Latina ) dimostrandoci quello che avviene quando l’acqua finisce in mano ai privati. Acqualatina , (Veolia , la più grande multinazionale dell’acqua ha il 46,5 % di azioni.) che gestisce l’acqua di Aprilia, ha deciso nel 2005 di aumentare le bollette del 300%! Oltre quattromila famiglie da quell’anno, si rifiutano di pagare le bollette ad Acqualatina , pagandole invece al Comune. Una lotta lunga e dura di resistenza quella degli amici di Aprilia contro Acqualatina! Ora nel cuore dell’estate, Acqualatina manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori o ridurre il flusso dell’acqua. Tutto questo con l’avallo del Comune e della provincia di Latina ! L’obiettivo? Costringere chi contesta ad andare allo sportello di Acqualatina per pagare.
E’ una resistenza eroica e impari questa di Aprilia: la gente si sente abbandonata a se stessa. Non possiamo lasciarli soli!
L’ estate porta brutte notizie anche dalla mia Napoli e dalla regione Campania.
L’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Cardillo lancia una proposta che diventerà operativa nel gennaio 2009. L’Arin, la municipalizzata dell’acqua del Comune di Napoli, diventerà una multi-servizi che includerà Napoligas e una compagnia per le energie rinnovabili.Per far digerire la pillola, Cardillo promette una “Robintax” per i poveri ( tariffe più basse per le classi deboli). Con la privatizzazione dell’acqua si creano necessariamente cittadini di seria A ( i ricchi ) e di serie B ( i poveri), come sostiene l’economista M.Florio dell’università degli studi di Milano.
Sono brutte notizie queste per tutto il movimento napoletano che nel 2006 aveva costretto 136 comuni di ATO 2 a ritornare sui propri passi e a proclamare l’acqua come bene comune. Invece dell’acqua pubblica, l’assessore Cardillo sta forse preparando un bel bocconcino per A2A ( la multiservizi di Brescia e Milano ) o per Veolia, qualora prendessero in mano la gestione dei rifiuti campani? Sarebbe il grande trionfo a Napoli dei potentati economico-finanziari.
A questo bisogna aggiungere la grave notizia che a Castellamare di Stabia (un Comune di centomila abitanti della provincia di Napoli ), 67 mila persone hanno ricevuto, per la prima volta, le bollette dalla Gori , (una SPA di cui il 46% delle azioni è di proprietà dell’ Acea di Roma) .Questo in barba alle decisioni del Consiglio Comunale e dei cittadini che da anni si battono contro la Gori, che ormai ha messo le mani sui 76 Comuni Vesuviani ( da Nola a Sorrento).
“Non pagate le bollette dell’acqua!”,è l’invito del Comitato locale alle famiglie di Castellamare. Sarà anche qui una lotta lunga e difficile, come quella di Aprilia. Mi sento profondamente ferito e tradito da queste notizie che mi giungono un po’ dappertutto.
Mi chiedo amareggiato:” Ma dov’è finita quella grossa spinta contro la privatizzazione dell’acqua che ha portato alla raccolta di 400 mila firme di appoggio alla Legge di iniziativa popolare sull’acqua ?
Ma cosa succede in questo nostro paese ?Perchè siamo così immobili ?Perchè ci è così difficile fare causa comune con tutte le lotte locali, rinchiudendoci nei nostri territori?
Perché il Forum dell’acqua non lancia una campagna su internet, per inviare migliaia di sollecitazioni alla Commissione Ambiente della Camera dove dorme la Legge di iniziativa popolare sull’acqua ?
Non è giunto il momento di appellarsi ai parlamentari di tutti i partiti per far passare in Parlamento una legge-quadro sull’acqua?
Dobbiamo darci tutti una mossa per realizzare il sogno che ci accompagna e cioè che l’acqua è un diritto fondamentale umano ,che deve essere gestita dalle comunità locali con totale capitale pubblico , al minor costo possibile per l’utente,senza essere S.P.A .
“L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne “illecito”profitto- ha scritto l’arcivescovo emerito di Messina G. Marra.Pertanto si chiede che venga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubblica, che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione per tutti al costo più basso possibile .”
Quando ascolteremo parole del genere dalla Conferenza Episcopale Italiana ?Quand’è che prenderà posizione su un problema che vuole dire vita o morte per le nostre classi deboli ma soprattutto per gli impoveriti del mondo?( Avremo milioni di morti per sete!)
E’ quanto ha affermato nel mezzo di questa estate, il 16 luglio, il Papa Benedetto XVI:” Riguardo al diritto all’acqua, si deve sottolineare anche che si tratta di un diritto che ha un proprio fondamento nella dignità umana .Da questa prospettiva bisogna esaminare attentamente gli atteggiamenti di coloro che considerano e trattano l’acqua unicamente come bene economico.”
Quand’è che i nostri vescovi ne trarranno le dovute conseguenze per il nostro paese e coinvolgeranno tutte le parrocchie in un grande movimento in difesa dell’acqua ?
L’acqua è vita. “L’acqua è sacra, non solo perché è prezioso dono del Creatore- ha scritto recentemente il vescovo di Caserta, Nogaro – ma perché è sacra ogni persona , ogni uomo, ogni donna della terra fatta a immagine di Dio che dall’acqua trae esistenza, energia e vita.”
Sull’acqua ci giochiamo tutto!
Partendo dal basso, dalle lotte in difesa dell’acqua a livello locale, dobbiamo ripartire in un grande movimento che obblighi il nostro Parlamento a proclamare che l’acqua non è una merce, ma un diritto di tutti.
Diamoci da fare perché vinca la vita!

mercoledì, agosto 27, 2008

NE SPOSO LE VIRGOLE...

Il professore immaginario
(di Francesco Merlo - Repubblica.it)

Gelmini1Non esiste una maniera raffinata di mostrare il dito medio, ma Mariastella Gelmini ci ha provato definendo i professori meridionali «dequalificati», cioè ignoranti. Li vede in mezze maniche, fannulloni alla Brunetta, alloggiati in monovani e pronti a spiegare il teorema di Pitagora (un altro "dequalificato" di Siracusa) ricorrendo alle "immagini" dialettali [...]

Come tutti i politici, la Gelmini, che di professione è avvocato, ha poi dettato alle agenzie di stampa una smentita che, come al solito, è una spaventata conferma, ma alla "don Abbondio", il quale non era un professore meridionale ma un intellettuale del Resegone, come appunto la signora. Il che non significa che i modelli negativi siano tutti settentrionali. C'è anche da ricordare, in questo caso, la paglietta napoletana, vale a dire l'avvocato che dice e non dice, che smentisce per confermare e conferma per smentire.

In realtà, le professioni intellettuali non sono come gli agrumi o il granturco e dunque "il professore meridionale" non esiste, ma esistono "i professori", che in Italia sono tutti maltrattati. Insomma, le intelligenze non hanno radici territoriali e se la signora volesse assistere a una lezione su Manzoni del professore Silvano Nigro, per esempio, potrebbe telefonargli a Catania dove abita e ha lungamente insegnato ("dequalificando" altri professori) e dove si è formato alla scuola dell' avellinese Carlo Muscetta e del siciliano Santo Mazzarino.

L'ultimo recentissimo scritto di Nigro, sul "Sole 24 Ore" di ieri, celebra, nel centenario della nascita, il siracusano Elio Vittorini. Passando attraverso Chrétien de Troyes, Georges Perec e Ugo Dionne, Nigro spiega che Vittorini è stato un grande stratega della sperimentazione grafica e della combinazione di linguaggi, ovvero degli incroci tra parole e immagini. Ma Vittorini è anche l'editore che rifiutò di pubblicare "Il Gattopardo", scritto da un altro siciliano. Ecco: chi dei tre è meridionale? Vittorini, che lavorava con la Bompiani e con la Einaudi? O Silvano Nigro che insegna alla Normale di Pisa e negli Stati Uniti? O l'autore del Gattopardo, metafora internazionale, molto letta persino a Brescia (ma non nel quartiere della Gelmini)? Una professoressa calabrese, Giulia Carpinteri, 60 anni, vorrebbe, attraverso "Repubblica", chiedere alla Gelmini dove si è laureata, con quali professori, quale tesi, con che voti.

La Carpinteri è una bella donna che ogni mattina va a scuola con il tailleur e un filo di perle ad ornamento della propria cultura classica: «Mi illudo di segnalare la mia distinzione umanistica e l'orgoglio di essere insegnante». La Carpinteri ricorda di essere stata allieva di Rosario Romeo (la Gelmini può trovarlo su Google), il quale ha "dequalificato" intere generazioni di studiosi italiani e stranieri ed era un uomo imponente, una specie di Montanelli robusto, elegante come tutti i bravi professori (ahi!, stavo per scrivere "meridionali") che nell'Italia sbracata hanno a cuore la dignità e il decoro della scuola. La Carpinteri oggi insegna a Roma dopo Scordia, Gallipoli, Milano e Firenze. Ad un professore meridionale (anche dequalificato) verrebbe facile ricordare che la compagine leghista al governo non ha un pedigree culturale né raffinato né decente. Ma sarebbe stupido imputare ai luoghi formativi, e dunque ai professori settentrionali, la degenerazione di Bossi e Calderoli. E sarebbe opporre dito medio a dito medio dire sciocchezze "sudiste" del tipo che Manzoni non sapeva scrivere, o lanciare Sciascia contro Svevo, Verga contro Calvino, Capuana contro Tozzi, Matilde Serao contro il maestro di Vigevano, Consolo contro Baricco, Bodei contro Giorello, Croce contro Bobbio, Piero Bevilacqua contro Franco Cardini, Canfora contro Luca Canali.

Secondo noi è la battaglia dell' ignoranza quella delle intelligenze attaccate come bandiere ai rispettivi diti medi. Molto meglio i pugni in tasca, vale a dire il disprezzo e la ribellione intellettuale che, secondo Gaetano Salvemini (di Molfetta), era connaturata alla superfetazione dei licei meridionali proprio perché erano (e sono?) i migliori. Plasmati sui valori aristocratici della cultura classica, i professori meridionali erano, insomma, indisponbili a convivere con l' Italietta. Al contrario della nostra ministra, Salvemini li riteneva troppo colti per sopportare, non la povera Gelmini, ma Mussolini e Giovanni Gentile. Ecco: malgrado la crisi, i salari scandalosamente bassi, il bullismo e le devastazioni politiche... i professori meridionali, se proprio vogliamo farli esistere, sono gli eredi dell' aristocrazia culturale italiana. Con Cartesio ed Hegel, con Hobbes e Tocqueville... con Augusto Del Noce e con la neurochirurgia barese, con gli acceleratori di particelle atomiche e con i maestri del Diritto, della Matematica e della fisica, sono certamente pronti a resistere alla signora di Brescia che vorrebbe che l' umanesimo, come gli elefanti, tornasse a morire dove è nato, nel Mediterraneo.

venerdì, agosto 22, 2008

IL GENIO BARBONE: STORIA DI UNA STRAORDINARIA FOLLIA...


Charles Bukowski
Il cuore che ride

la tua vita è la tua vita.
non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell'arrendevolezza.
stai in guardia.
ci sono delle uscite.
da qualche parte c'è luce.
forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
stai in guardia.
gli dei ti offriranno delle occasioni.
riconoscile, afferrale.
non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
la tua vita è la tua vita.
sappilo finché ce l'hai.
tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te

sabato, agosto 16, 2008


EHI, AMICI! ...IN DIRETTA DALL'APPLE STORE DI LONDRA, PER VOI LE FOTO!!!! CI VEDIAMO AL RITORNO..

mercoledì, agosto 13, 2008

SOLARIA

tempo estivo.
piacciono i pensieri
e piacciono quando portano a spasso,
come un link che chiama un altro link e un altro ancora.

così io annego,
riemergo,
mi tuffo,
prendo fiato
mi tappo il naso
e pure le orecchie.

chiudo gli occhi per ricordare...
e mi piace pensarti,
immaginarti,
sognarti.

mi piace sapere che da qualche parte esisti ancora

lunedì, agosto 11, 2008

...HO DECISO: LO COMPRO!

Quando sono rilassata e ho voglia di divertirmi (ma anche di riflettere sulle nostre risorse o fragilità) sguazzo in Psicocafè.

Bene. Tra un link e l'altro, ecco cosa ho trovato poco fa, mentre mi stiracchiavo e sorseggiavo un ricco caffè (...e sì, wirelesse riesco a fare tutto ciò contemporaneamente e stando comodamente a letto! ...ah, le vacanze!): un libro (credo) da non perdere. Lo ordino subito e vi farò sapere (e magari me lo porto a londra per vedere l'effetto che fa...).


kluge.jpg "L’essere umano è davvero «nobile nella sua ragione» e «infinito nelle sue capacità» com’ebbe a scrivere William Shakespeare nel suo celebre Amleto? È davvero perfetto,“a immagine e somiglianza di Dio”, come asserisce qualche studioso della Bibbia? Nient’affatto.
Se l’umanità fosse il prodotto di un qualche ingegnere intelligente e compassionevole, il nostro pensiero sarebbe razionale, e la nostra logica impeccabile. La nostra memoria sarebbe solida, e quanto possiamo estrarne assolutamente affidabile. Ci esprimeremmo con frasi cristalline, con parole precise, servendoci di lingue sistematiche e regolari; i nostri cervelli non dovrebbero arrovellarsi con verbi irregolari (sing-sang, ring-rang, oppure bring-brought), e altre singolari incongruenze.
E come ha giustamente fatto notare l’esperto linguista Richard Lederer, ci sarebbe del prosciutto (ham) nell’hamburger, così come dell’uovo (egg) nella melanzana (eggplant). Gli anglofoni parcheggerebbero (to park) la loro auto nei parkways (che invece sono le superstrade turistiche) e guiderebbero (to drive) nei driveway (che invece sono gli accessi alle proprietà private) e non viceversa.
[…] Siamo disposti ad attraversare tutta la città per risparmiare 25 euro su un forno a microonde che ne costa 100, ma rifiutiamo di percorrere lo stesso tragitto per risparmiare gli stessi 25 euro su un televisore LCD che ne costa 1000. […] Per non parlare poi della questione della cosiddetta “testimonianza oculare”, che si basa sulla premessa assurda che gli esseri umani siano capaci di ricordare con precisione assoluta, e a distanza d’anni, i dettagli di un crimine o un incidente a cui hanno assistito per qualche istante soltanto. Sappiamo bene che un individuo medio fatica a tenere a mente una dozzina di parole per una mezz’ora filata".

Con questa pungente ironia ha inizio il libro Kluge. L'ingegneria approssimativa della mente umana di Gary Marcus, tradotto a tempo di record dai tipi di Codice Edizioni. La parola slang Kluge, pressocchè intraducibile in italiano, significa “soluzione inelegante a un problema”.
Il cervello umano escogita solo kluges?
Imperdibile!

postato su psicocafè da Giulietta Capacchione


giovedì, agosto 07, 2008

...E DUNQUE, DOVE ERAVAMO RIMASTI?




Ah, sì! GIFFONI!
Anche l'edizione 2008 del
Giffoni Film Festival lascia segni forti, di grande entusiasmo, di grande esempio di partecipazione e integrazione: a Giffoni, per esempio, l'onomastico non si festeggia perchè usanza cristiana e lì tra i 2000 ragazzi giurati i credi sono tantissimi.

Bene, grande Gubitosi, come sempre!