venerdì, settembre 19, 2008

POESIA DORSALE E CERVICALE...



...ma cos'è?

No, non è una poesia letta di spalle, magari per timidezza, ma è un modo per rincorrere il pensiero creativo quando si ha voglia di rilassarsi e volare.
Quando vado in libreria mi ritrovo a fare i conti con la mia cervicale e alla lettura forzatamente laterale dei dorsetti segue l'immancabile stretching che fa sorridere gli astanti. E tant'è.
Mi sa che dopo aver scoperto la poesia dorsale, sarò costretta a portarmi in libreria il personal trainer...
E allora, per chi ama Bartezzaghi e anche la poesia, a Urbino nei giorni 10, 11 e 12 ottobre troverà pa...role per i suoi denti!

Ecco un assaggio della mia prima (ehm) creazione:

Posso farle una domanda? (Chito Guala, 1993)
Mal d'archivio (Jacques Derrida, 2005)
Il sè rivelato (Mario mastropaolo, 2005)

Ok, ok, vi do il link e vi invito, se vi va, a pubblicare qui le vostre creazioni "dorsali"... ciau!

www.poesiadorsale.it

sabato, settembre 06, 2008

...NOI ESSERI RAZIONALI? NO, SIAMO SOLO TANTO CONFORMISTI...

Elevator Psychology and The London Underground

This vintage 'Candid Camera' style video of people in an elevator is a great illustration of the power of conformity. In fact the reaction of the last victim seems almost too perfect to be real:



There's actually a real-life version of this set-up on the London underground system. Most of the lifts down to the stations let people in one side and out the opposite site. But sometimes they swap it about and it is like a 'normal' lift where you get out the same side you went in.

A sign usually lights up above your head to tell you which door will open, but often only a few people notice it. So the lift veterans turn to face in the opposite direction to everyone else in the lift.

Sometimes if enough people turn confidently then almost everyone will follow. More often, though, only one or two turn around and this causes confusion. People start edging round like the first guy in the video, unsure whether they should follow this apparently confident, grizzled lift-rider, or stick with the pack.

It usually ends up with people facing in all sorts of random directions until finally, with an almost audible sigh of relief, the doors open and the tension is released.

Compared to this video in which it's four people moving in unison to influence one person, real life is often much more ambiguous, hence the less reliable results.

pubblicato da psyblog, uno dei 100 blog di psicologia più accreditati nel mondo

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mercoledì, settembre 03, 2008

IN OGNI CASO... C'ABBIAMO PROVATO!

Io non ho paura.
Prevale in me la curiosità di sapere come esistiamo, invece della paura (fortemente improbabile) di finire in un buco nero...
Il problema, piuttosto, sarà convincere Ratzinger...
Dai, stiamo a vedere!


Per gli studiosi che si apprestano a iniziare l'esperimento, si tratta di ricreare le condizioni che esistevano una frazione di secondo dopo il Big Bang: per un gruppo di preoccupati ricercatori, invece, l'esperimento comporta il rischio della fine del mondo, la distruzione e anzi la letterale scomparsa del nostro pianeta.

La preoccupazione è tale che all'ultimo momento, gli oppositori del progetto hanno presentato un ricorso davanti alla Corte Europea dei Diritti Umani, che in teoria potrebbe bloccare il più grande, ambizioso e costoso test scientifico di tutti i tempi.

Oggetto della contesa è il Large hadron collider, l'acceleratore da 6 miliardi di euro (una vera e propria meraviglia scientifica, ne abbiamo parlato qui) che dopo anni di preparativi dovrebbe prendere il via il 10 settembre al Centro di Ricerche Nucleari di Ginevra.

Qualcuno, tuttavia, teme che l'esperimento andrà ben oltre le aspettative, creando effettivamente un mini buco nero, che crescerà di dimensioni e potenza fino a risucchiare dentro di sé la terra, divorandola completamente nel giro di quattro anni.

Gli scienziati di Ginevra ribattono che non c'è nulla da temere: ci sono scarse possibilità che l'acceleratore formi un buco nero capace di porre una minaccia concreta al pianeta, dicono.

Quale sarà la verità? Lo sapremo con certezza dopo il 10 settembre, se la Corte Europea, come sembra di capire, darà luce verde all'iniziativa che segnerà più che la fine del mondo, la coscienza di come è iniziato.

pubblicato da futuroprossimo.blogosfere.it