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venerdì, agosto 22, 2008

IL GENIO BARBONE: STORIA DI UNA STRAORDINARIA FOLLIA...


Charles Bukowski
Il cuore che ride

la tua vita è la tua vita.
non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell'arrendevolezza.
stai in guardia.
ci sono delle uscite.
da qualche parte c'è luce.
forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
stai in guardia.
gli dei ti offriranno delle occasioni.
riconoscile, afferrale.
non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
la tua vita è la tua vita.
sappilo finché ce l'hai.
tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te

domenica, febbraio 17, 2008

ERRI, MIA IMPRONTA...

"Tutto è fermo intorno, io solo potrei muovermi.
Perlustro con gli occhi i visi dei passanti, tra essi vedo il tuo, mamma.
Sei giovane, un'età tua che non ricordo più. Si dice che le mamme non abbiano età. Da bambino te le vedevo tutte, la vita era lunga un giorno, moriva col sonno e risorgeva al risveglio. Nel corso del giorno tutte le età ti venivano al viso, nessuna si fermava un'ora. Tu eri il sempre, nascevi la mattina, morivi la sera, comparendo e disparendo dalla stessa porta, conducendo la luce del mattino e riportandola via dietro di te la sera, lasciando una piccola striscia di lume sotto la porta che chiudeva male.
Tutte le età in un giorno: dev'essere difficile essere guardati con tanto errore da un figlio e mai saperlo.
Dev'essere stato impossibile da indovinare il cruccio del bambino che non vuole dormire: non io morivo nel buio ogni sera, ma tu. Allora sul bilico del sonno ti tenevo per nome stretta nei denti e nelle mani chiuse e tuffavo gli occhi all'indietro. Stavamo sott'acqua un attimo e poi rispuntavamo insieme nel sogno. Così ti salvavo ogni sera. E quando provavi pace a vederlo finalmente dormire non potevi sapere lo sgomento di entrare nella corrente dei suoi sogni. Forse addestrano al mondo. Certo il tuo era un bambino poco adatto a farsi intendere e forse poco disposto. Una fioritura di reticenze preparava la sua identità."

Non ora, non qui.
Erri De Luca

giovedì, gennaio 24, 2008

LOOP


Leggo e rileggo lo stesso rigo: concentrazione zero.
'Psichiatria' è tosto lo so, Garella un pò meno, ma di lui amo l'aplomb inglese e l'imperturbabilità del professore inaccessibile.
L'inadeguatezza dei miei pensieri mi spinge oltre e il rifugio nella mia bolla mi fa implodere al punto giusto.
Quella telefonata è arrivata quando non doveva, non poteva.
Come il quadro di Baricco che cade all'improvviso e squarcia le difese di un Io così ben costruito.
Ma tant'è.
Il loop è partito.

mercoledì, gennaio 16, 2008

FOTO DI GRUPPO PER SIGNORA...


Quando esco dal portone dell'università vado sempre così di fretta per non perdere il treno che non ho mai attenzione per tutti quegli studenti, belli, impegnati, vivaci e colorati, che fanno volantinaggio per le cose più disparate, dal iazz-pub alla pizzeria con menù scontatissimo, dal sit-in per gli appelli di novembre alla propaganda per l'elezione del rappresentante degli studenti. A dire la verità neanche loro sembrano molto interessati a dare i volantini a me, forse perchè non rispondo più al loro target, ma va bene così.
Martedì è capitata però una cosa diversa. L'uscita dal portone era sempre la stessa: di corsa per non perdere il treno delle 12,40; all'improvviso un giovanotto, serio, ben vestito, sulla ventina, ha rallentato il mio passo (notoriamente velocissimo) e con molta cortesia e con un sorriso simpatico mi ha dato un foglio dicendomi, tra l'implorante e l'ironico, "La prego, signora, lo legga!". "Sì, certo, certo, grazie!" e via di corsa al treno con il foglio già spiegazzato in tasca.
Ieri, mentre ripulivo le tasche del mio giaccone di martedì da scontrini, biglietti e quant'altro, mi sono capitati tra le mani 'quel' foglio e 'quel' sorriso, e ho cominciato a leggere.
Non so perchè l'ho trascritto e pubblicato, ma è una foto così perfettamente riuscita che merita un'attenta cornice riflessiva.
Perciò, signori, vi prego, leggetelo!
kiss, ;-) meri

PROBLEMI IN ITALIA DA RISOLVERE CON URGENZA
- sicurezza sul lavoro (siamo primi in Europa per morti e feriti)
- disoccupazione (la più alta tra 76 nazioni, tra cui Romani, Nigeria, Cambogia e Ucraina)
- precariato
- carovita
- immigrazione clandestina
- criminalità organizzata
- microcriminalità
- smaltimento rifiuti
- inquinamento
- energie rinnovabili (sole, vento, ecc..) per non dipendere più dall’estero e abbassare prezzi e bollette
- debito pubblico (il 6° al mondo)
- costi della politica (la più costosa al mondo per stipendi, privilegi, pensioni e numero di comuni)
- conflitto di interessi (chi possiede televisioni e giornali non può ricoprire cariche pubbliche)
- tv e stampa semiliberi (74esimi per libertà d’informazione, unici europei con tale problema: i turchi)
- canone rai (tassa ancora più scandalosa della ricarica dei telefonini cellulari, probabilmente un altro caso più unico che raro nel mondo)
-
SOLUZIONI DI GOVERNO E OPPOSIZIONE
- Mastella Ministro di Giustizia invece dell’ex pm Di Pietro
- indulto (quando c’erano e ci sono, sparse per l’Italia, una decina di carceri già pronte da anni)
- costruire una nuova base militare USA a Vicenza (abbiamo già, tra le varie basi USA in Italia, 90 bombe atomiche)
- permanenza dei nostri soldati in Afghanistan, Kosovo, Libano, Bosnia, Albania, Marocco, Malta, ecc..
- trasferire e indagare giudici (De Magistris/Forleo) 2 su 9000 (guarda caso solo quelli che indagano sui politici
- compravendita senatori tramite raccomandazioni attrici Rai (vedi intercettazioni telefoniche)
- bavaglio alla stampa per nascondere le intercettazioni scomode (con il pretesto della privacy dei cittadini)
- aumentare il canone Rai
- cambiare i nomi ai partiti (chi non cambia nome, sarà riconosciuto dai cittadini scontenti)

REAZIONE DEL POPOLO ITALIANO
- pagare per votare un candidato preconfezionato per le primarie
- fare la fila per votare un nome nuovo per il partito dei soliti noti
- andare ai comizi applaudendo, cantando e sventolando bandiere
- rinnovare l’abbonamento Rai
- seguire programmi televisivi spazzatura
- alle prossime elezioni votare Veltroni & Company
- alle prossime elezioni rivoltare Berlusconi & Company
- alle prossime elezioni votare chi regala un pacco di pasta
-
REAZIONE DI UN POPOLO NORMALE
- disdire il canone Rai
- ritirare i soldi dalle banche
- non comprare a rate (case comprese)
- ignorare i prodotti pubblicizzati
- spostarsi solo con bicicletta o mezzi publbici
- andare ai V-Day per firmare petizioni (prossimo V-Day 25 aprile; info: beppegrillo.it)
- disertare le votazioni
- sciopero generale ad oltranza
- assedio in massa di Montecitori con caccia al parlamentare
- rivolta stile 14 luglio 1789 (data inizio rivoluzione francese, festeggiata da sempre con orgoglio)
- oppure emigrare

venerdì, febbraio 23, 2007

volontàlibertàvolontàlibertàvolontàlibertàvolontà

navigando, navigando si raccolgono pensieri che contano...
"La volontà non si studia, ma si esperimenta, si allena, si rafforza. Noi tutti abbiamo una volontà, ma spesso non lo sappiamo e non la utilizziamo, se non sporadicamente. La volontà ha la funzione di decidere che cosa si deve fare e quella di usare tutti i mezzi necessari per realizzare ciò che ha deliberato, perseverando nonostante tutti gli ostacoli e le difficoltà. Occupa un posto centrale nella personalità dell'uomo, è in intima relazione con il centro del suo essere, il suo vero io. La volontà è la capacità di percepirsi come "soggetto vivente", dotato del potere di scegliere, di costruire rapporti, di operare cambiamenti nella propria personalità, negli altri, nelle circostanze. Necessaria è l'esperienza di "avere una volontà", di fare uso, in prima persona, di questo margine di libertà, proprio della natura umana. Sicuramente a tutti è successo e anche più di una volta: ad un certo momento, forse nel mezzo di una crisi, o di un pericolo, si ha viva ed inconfondibile l'esperienza della volontà, della sua realtà, della sua natura. In questi momenti è l'essenza stessa della nostra natura che si rivela, sino a farci riconoscere, a poco a poco, che non solo abbiamo una volontà, ma noi stessi "siamo volontà". Il generale francese Turenne aveva l'abitudine di marciare risolutamente in prima fila quando portava l'esercito alla battaglia, e si era conquistato la reputazione di un grande coraggio. Un giorno qualcuno si congratulò con lui per il suo coraggio, e Turenne rispose: "certo che mi comporto come uomo coraggioso, ma ho paura tutto il tempo. Naturalmente non cedo alla paura, ma dico al mio corpo 'trema vecchia carcassa, ma cammina'. E il mio corpo cammina". La volontà non può agire sulle emozioni e sui sentimenti, non può controllarli direttamente; quindi non possiamo imporci di non avere paura, di non essere arrabbiati o di non essere tristi. Ma la volontà può determinare gli atteggiamenti fisici e gli atti esterni, può farci agire "come se" fossimo coraggiosi, "come se" fossimo sereni, "come se" fossimo di buon umore. Questo ci dà prima di tutto una sensazione di libertà e ci conferma che noi non siamo schiavi delle nostre emozioni che cambiano di continuo, né dipendiamo esclusivamente dalle nostre condizioni fisiologiche e psicologiche che reagiscono a tante cause esterne. Possiamo dunque comportarci non come la situazione ci induce a fare, ma come noi decidiamo di voler fare. All'inizio, lo sappiamo bene, si tratta di una finzione, di una recita, ma a poco a poco potremo accorgerci che il nostro stato emotivo cambia realmente. Questa è la "volontà sapiente", la volontà che non agisce con forza ma con strategia. Esiste una strettissima connessione tra atteggiamenti fisici esterni, immagini evocate da questi atteggiamenti, e stati d'animo a loro volta evocati dall'immaginazione. Avete mai notato come a volte il modo in cui ci vestiamo ci permette di assumere anche stati d'animo differenti? Per cambiare uno stato d'animo interno possiamo cominciare col cambiare qualche cosa all'esterno, laddove possiamo intervenire direttamente con la volontà. Il risultato non mancherà di farsi vedere.