lunedì, febbraio 19, 2007

Il posto delle fragole



"I nostri rapporti con il prossimo si limitano per la maggior parte al pettegolezzo e a una sterile critica dell’altrui comportamento. Constatazione che mi ha lentamente portato a isolarmi dalla cosiddetta vita sociale e mondana. Le mie giornate trascorrono in solitudine" (Dottor Isak Borg, Il posto delle fragole)

Povero dottor Isak, ancora non lo sai: il tuo viaggio è appena iniziato e non potrai fermarti, neanche per un caffè:
i tuoi sogni ti accorciano il fiato e i riflessi della coscienza affiorano imgombranti.
il dolore sarà immenso, dottor Isak, ma la tua strada è segnata, è giunto anche per te il momento di accettare la vita. Non aver paura, la "crisis" è soglia di cambiamento e ti renderà nuovo, restituito, rinato.

La fuga del "viaggio inconsapevole" è tutta nelle parole di Ingmar Bergman quando dice: "solo molto tempo dopo aver terminato di scrivere la sceneggiatura mi accorsi dell'innocente coincidenza in un dettaglio: il nome, Isak Borg, aveva le mie stesse iniziali. Certamente non è stato un fatto consapevole..."

1 commento:

Anonimo ha detto...

imparato molto