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venerdì, settembre 19, 2008

POESIA DORSALE E CERVICALE...



...ma cos'è?

No, non è una poesia letta di spalle, magari per timidezza, ma è un modo per rincorrere il pensiero creativo quando si ha voglia di rilassarsi e volare.
Quando vado in libreria mi ritrovo a fare i conti con la mia cervicale e alla lettura forzatamente laterale dei dorsetti segue l'immancabile stretching che fa sorridere gli astanti. E tant'è.
Mi sa che dopo aver scoperto la poesia dorsale, sarò costretta a portarmi in libreria il personal trainer...
E allora, per chi ama Bartezzaghi e anche la poesia, a Urbino nei giorni 10, 11 e 12 ottobre troverà pa...role per i suoi denti!

Ecco un assaggio della mia prima (ehm) creazione:

Posso farle una domanda? (Chito Guala, 1993)
Mal d'archivio (Jacques Derrida, 2005)
Il sè rivelato (Mario mastropaolo, 2005)

Ok, ok, vi do il link e vi invito, se vi va, a pubblicare qui le vostre creazioni "dorsali"... ciau!

www.poesiadorsale.it

martedì, febbraio 12, 2008

MAGNUM AL CAFFE'


Era quasi un mese fa, mi svegliavo con Corradino Mineo e il suo Caffè, praticamente lo sorseggiavo con lui mentre tra una rassegna stampa e l'altra mi informava di tutto ciò che di politico e non, era successo. Non perdevo una prima pagina, italiana o straniera, non un'intervista al politico opinionista del momento. Insomma, della serie: Mineo, mon amour!
Poi il vuoto, il crollo, le delusioni, lo schifo, la nausea e da allora è tutta un'altra vita!
La mattina mi sveglio con media-shopping su retequattro, il mercatino televisivo e migliore banco di prova della creatività (e dell'inutilità) più fervida: ieri ero tentata da un body snellente che, se non muori prima soffocata, può esserti utile per le cerimonie dove non si mangia nè beve. Da morire dal ridere, vi assicuro!
Yogurth e corn flakes vanno poi a braccetto su raidue con Heidy che corre per i prati mentre le caprette le fanno ciao e io mi gusto il miovitasnella al melone (lo adoro!).
Ma quando poi nel mio zapping mattutino mi fermo su italia1, allora il caffè acquista tutto un altro sapore: le avventure di Magnum PI con i baffoni di Tom Selleck migliorano i livelli della mia adrenalina e il buon umore regna sovrano in tutta la mattinata.
Ma come ho potuto per anni seguire tg, rassegne stampa, dibattiti, forum, documentari, portaaporta, ballarò, annozero, chetempochefa, elisir, ecc... accumulando stress, rabbia, senso di impotenza, depressione, delusione.
Fanculo la politica, i politici e i tg!
Evviva la mia tv del mattino! (quella trash e d'annata, naturalmente...)

giovedì, gennaio 04, 2007

voglia di tenerezza


La Corde sensible, capolavoro assoluto di Magritte del 1960.

Ciò che imbarazza è la disarmante semplicità con cui Magritte ci sbatte in faccia il desiderio-bisogno di tenerezza che ognuno di noi ha e la vigliacca paura che ci assale nel doverlo ammettere.
Magritte dice: “non cerco di sorprendere o di provocare: cerco la poesia nel mondo degli oggetti familiari”; “penso costantemente al mistero della vita. E’ una cosa che non si può raffigurare; la si può solo evocare”; “il mistero non è una delle possibilità di esistenza del reale, ma ciò che è necessario perché esista un reale. E la poesia, mezzo di conoscenza, ci aiuta a vivere nel mistero che ci circonda”

La magia è nella voglia di cielo che ci avvolge, è nella nostra capacità di sorprenderci, di meravigliarci, sempre, nonostante tutto. La magia è trovare reale un sogno e viverci dentro anche da svegli.

Magritte è Magia!