sabato, ottobre 13, 2007

Cristo e le moschee




Cristo le avrebbe lasciate costruire le moschee...


Scritto da Silvio Daneo

Il nostro amico Silvio Daneo, ex vicesegretario nazionale della World Conference of Religions for Peace (Wcrp), con una ventennale esperienza in Asia, smonta in questa intervista gli argomenti di quanti si oppongono alla costruzione di nuove moschee in Italia, critica quella parte della Chiesa che “sembra dimenticare il Concilio Vaticano II”, e sulla reciprocità nei paesi musulmani dice chiaro e tondo: “Gesù non ha mai usato un criterio di reciprocità ‘interessata’, Gesù parla di un ‘dare’ senza aspettarsi nulla in cambio”. Ringraziamo Silvio per averci concesso di pubblicare questa intervista, che a nostro modo di vedere aiuta a riflettere sulla disinformazione imperante anche in materia di dialogo fra le culture e le religioni.

Perché la costruzione di una moschea suscita sempre tante polemiche?

Una delle cause la individuo nel pessimo servizio reso dai media sull’argomento. È fin troppo evidente che mettere in circolo una notizia circa la costruzione di una moschea provocherà polemiche. I media fanno di tutto perché la polemica si accenda, così rimane vivo l’interesse del pubblico e si esasperano maggiormente gli animi. A questo punto intervengono i più prestigiosi talk show televisivi che, normalmente, buttano benzina sul fuoco e non di rado sono “faziosi”. La gran parte della gente comune identifica questo bombardamento mediatico con la verità, non si rende conto che sono informazioni parziali, addomesticate se non, a volte, addirittura false. Sono centinaia i luoghi di culto musulmani (moschee di fatto) su tutto il territorio nazionale, spesso in locali prestati da parrocchie cattoliche. La gente questo non lo sa, se non coloro che abitano nelle vicinanze di questi luoghi. Ma se si scopre che in una moschea o in luoghi di culto musulmani un imam è sospettato di collaborazionismo coi terroristi, o che predica la violenza (cose purtroppo a volte successe), allora sono titoli da prima pagina, ne parlano i telegiornali, ne discuteranno con ogni probabilità anche i talk show. Tutti sapranno queste notizie negative. Va da se che la gente comune farà l’equazione “moschea = covo di terroristi”. Quando ero ragazzo e abitavo negli Stati Uniti, oltre quaranta anni fa, per moltissimi americani un italiano era necessariamente un mafioso. Aggiungerei che un ruolo notevole in queste polemiche lo assumono alcuni uomini politici che con certe loro prese di posizione irrazionali e dichiarazioni velenose influiscono molto negativamente sull’opinione pubblica. A questi personaggi non importa granché il bene comune, la convivenza pacifica. Pensano piuttosto ai loro interessi politici che dalle polemiche possono trarre enorme vantaggio, agevolati moltissimo dalla diffusa ignoranza della gente.

Come giudica l’uscita di Roberto Calderoli, esponente della Lega Nord, sul Maiale Day? È un atto comico oppure un atto offensivo preoccupante? [continua a leggere]

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