venerdì, febbraio 01, 2008

I GRACCHI DI CEPPALONI

Una famiglia molto unita.........

Storia di un giornale di partito e di una "bella famiglia come le altre", raccontata dal Direttore del Corriere d'Italia, Mauro Montanari.

Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo
hanno due figli, Elio e Pellegrino.

Pellegrino è sposato a sua volta con Alessia Camilleri. Una bella famiglia
come le altre, ma con qualcosa in più. Per sapere cosa, partiamo dal partito
di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur. L'Udeur, in
quanto partito votato dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con denaro pubblico. Si chiama "Il Campanile", con sede a Roma, in Largo Arenula 34. Il giornale tira circa cinquemila copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate. Lo testimoniano al collega Marco Lillo dell'Espresso, che ha fatto un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a due passi dal parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo Arenula. Dice ad esempio il primo: "Da
anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho mai venduta una, vanno tutte
nella spazzatura!". A che serve allora -direte voi- un giorna-le come quello?
Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa. Ogni anno Il
Campanile incassa un milione e 331mila euro. E che farà di tutti quei soldi,
che una persona normale non vede in una vita intera di lavoro? insisterete
ancora voi. Che farà?
Anzitutto l'editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con un
giornalista di grido, un giornalista con le palle, uno di quelli capace di
dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista, insomma. E così ha
fatto. Un contratto da 40mila euro all'anno. Sapete con chi? Con Mastella
Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine dei Giornalisti,
opinionista e anche segretario del partito. Ma è sempre lui, penserete.
Che c'entra? Se è bravo. non vogliamo mica fare discriminazioniantidemocratiche. Ma andiamo avanti.
Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti
dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente. Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi. Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98mila
euro per viaggi aerei e trasferte. Hanno volato soprattutto Sandra
Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell'ordine.
Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di voli. Era quello che fu
beccato mentre volava su un aereo di Stato al gran premio di Formula
Uno di Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di
amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Ed Elio Mastella, che ci
faceva sull'aereo di Stato? L'esperto di pubbliche relazioni di Rutelli,
quello ci faceva! Quindi, tornando al giornale.
Le destinazioni.
Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de Il Campanile? Gli ultimi
biglietti d'aereo (con allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per
Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a
raggiungere papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell'Udeur. Siamo
nell'aprile del 2006. Da allora - assicura l'editore- non ci sono più stati viaggi a
carico del giornale. Forse anche perché è cominciata la curiosità del
magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica a
Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai
conti de Il Campanile.
Ve lo ricordate il magistrato De Magistris? Quello a
cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei
controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l'inchiesta? Ve lo
ricordate? Bene, proprio lui!
Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine.
Infatti Il Campanile ha speso 141mila euro per rappresentanza e 22mila euro
per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti. Gli ordini sono andati
tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di
Summonte, il paese dei cognati del ministro: Antonietta Lonardo
(sorella di Alessandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale
Giuditta.
Ma torniamo un attimo agli spostamenti. La Porsche Cayenne
(4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per
duemila euro al mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna un
metalmeccanico.
Sapete dove? Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a
Benevento, che sta proprio dietro l'angolo della villa del Ministro, quella
con il parco intorno e con la piscina a
forma di cozza. E sapete a chi va il conto? Al giornale
Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell'ubiquità.
La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale. A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l'Inail, e a quanto è stata
affittata all'editore, Clemente Mastella. Chi l'ha comprata, chiedete?
Due giovani immobiliaristi d'assalto:
Pellegrino ed Elio Mastella.

THANKS TO TAM TAM PIPOL!

2 commenti:

vinci ha detto...

Penso che il problema sia sempre etico...la chiesa ci ha rovinati...poi un giorno vi spiegherò il mio personale perchè

Unknown ha detto...

aspetto di sapere! ciau