mercoledì, giugno 17, 2009

L'ITALIA DELLE LIBERTA'...

Da: coordinamento.pace [mailto: coordinamento.pace@alice.it ]
Inviato: mercoledì 17 giugno 2009 5.40
Oggetto: Ylenia la prima vittima

di Silvia Balestra, scrittrice

Russa, ucraina, o bielorussa, detta Ylenia ma di nome Vira, 40 anni da compiere, oppure 45.

Le poche notizie che si sanno di lei arrivano dalla Puglia confuse, frammentarie,il suo passaporto era addirittura custodito altrove, in unacasa dove alloggiano altre donne come lei, immigrate dell’est. Forse aveva un figlio, forse era arrivata in Italia da due anni, forse aveva trovato quel lavoro da poco: chissà, gli unici effetti personali presenti nella sua camera erano giornali russi, medicinali con caratteri in cirillico e trenta euro nel portafogli. Quel che è certo è che era una badante e che è morta di aborto, forse spontaneo. Non è un caso che all'inizio si sappia poco di lei, perché questa donna morta dissanguata era una clandestina in un paese che voleva tenerla in una clandestinità così conveniente: rende ricattabili, favorisce lo sfruttamento, abbassa i costi di un lavoro che più nero non si può, fatto nel chiuso delle case e in segreto. Tanto era fantasma, tanto era reclusa, spaventata, minacciata dalle nostre leggi sempre più feroci e spietate che, pur di non rischiare una denuncia facendosi curare, andando dal dottore, o in ospedale, Vira Orlova ha preferito non chiedere aiuto a nessuno, ed è morta in casa dell'anziana che accudiva. Il sangue raccolto in una bacinella, la notte passata chiusa in camera, la morte in bagno dopo un malore: i dettagli della sua fine raccontano di una vita di cui, normalmente, non si vuol sapere. Infatti
ne hanno scritto in pochi e solo City – il free magazine molto letto dagli stranieri – le ha dedicato la prima pagina. Eppure devono essere state un incubo le sue ultime ore, solitarie e dolorose, con lo spettro del reato di clandestinità davanti agli occhi e il rischio di perdere il lavoro. Vira è un’altra vittima delle nuove leggi in materia di immigrazione e sicurezza.
Era innocente.

Nessun commento: