"Nessuno dovrà saperlo" è il titolo di un libro autobiografico. Il titolo già dice tutto. E' ciò che il prete pedofilo dice all'Alessandro collegiale tredicenne nel confessarlo dopo aver abusato di lui. Bruno Zanin è forse più noto come attore che come scrittore. Ricordate il giovane Titta di Amarcord? L'autore, che ci ha concesso la pubblicazione di un intero capitolo del proprio romanzo, quello in cui si parla dell'abuso subito da giovane da parte del prete salesiano del Collegio dove studiava per diventare prete, così racconta a Maria Serena Palieri dell'Unità dell'incontro col grande Maestro: "Mi recai a Cinecittà sperando di essere preso anch’io per un western, ma nonostante i miei capelli lunghi mi avevano scartato. Ero deluso, arrabbiato, quando vidi la fila interminabile davanti alla porta dello Studio 5. Mi misi in coda anch’io per vedere il grande Fellini. Lui entrò, con certe madonne addosso, scontento di tutte quelle facce che gli sottoponevano per i provini. Io avevo una consuetudine di visioni, preveggenze. Cose strane, che non capivo. Oggi credo siano fenomeni isterici, qualcosa che succede a persone cui il dolore ha acuito la percezione e che non hanno più i muri, sono trasparenti. Quando ho visto Fellini devo avergli mandato un messaggio come a dire “prendimi” e ho provato una grandissima emozione, come se mi avesse “trovato”. Come se lui avesse visto chi ero sotto le maschere che portavo. Vivendo sulla strada, dovendo sopravvivere, ero diventato Zelig". Alcune sue parole che esprimono il suo attuale stato d'animo: "Sono fortemente scosso, incazzato nero, deluso per come i vescovi e il Vaticano giustificano la propria ipocrita posizione, la ridicola autodifesa e debole giustificazione che tirano fuori alle accuse di aver nascosto, protetto, taciuto, insabbiato, sminuito le colpe e le responsabilità dei preti pedofili. Voglio allegarvi il capitolo del mio libro dove Alessandro subisce l'abuso da parte del prete. Vi autorizzo a pubblicarlo sul vostro sito, se lo ritenete. Il libro ha avuto ottime recensioni, una -positiva- è venuta anche dal giornale della curia di Bergamo (L'Eco di Bergamo) e così per altri giornali. Vi faccio i complimenti e tanti auguri per il lavoro che fate e per essere stati la scintilla che ha portato a un salubre e necessario incendio". Bruno Zanin Un romanzo che ci racconta ciò che nessuna inchiesta giudiziaria o giornalistica sullo scandalo della pedofilia nella Chiesa ci hanno mai svelato: il «dopo». Il libro, edito da Pironti di Napoli, si può acquistare anche online a questo indirizzo. Per scaricare il capitolo: "Don Giustino" clicca QUI |
2 commenti:
Grazie marinica di aver dato visibilità al mio libro, se non fosse per la rete e qualche critica nessuno avrebbe saputo dell'esistenza , voglio farti una confidenza: Il personaggio del prete pedofilo che abusa di Alessandro 13nne protagonista- mio alter ego- si chiamava originalmente Don Pierino e non Don Giustino, sono 23 anni che vado dicendo in giro che quel prete è un IMPOSTORE io l'ho conosciuto a Roma nel 1969 allora si spacciava per monsignore del Vaticano -io credevo che fosse vescovo- veniva a Piazza di Spagna e Piazza Navona-anni 68 69 a fare il Samaritano con noi ragazzi fuori casa e intanto con il pretesto di farci fare una doccia ci portava a casa sua vicino Ostia e qui non perdeva l' occasione di farci quegli "scherzi da prete" di cui è ora accusato! Ma a chi vuole dare da intendere che ha cambiato e ora è Santo!? Basta vedere la pagliacciata che inscena quando dice messa. Ma non è solo questo che di lui so ... Basta così un caro saluto. Bruno
grazie a te per il coraggio e l'esempio che dai a tutti noi. continua nella tua lotta: noi ti saremo accanto. merinica
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