L'OTTAVO (NANO) PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
dal blog di mildareveno.ilcannocchiale.it leggo e riporto senza parole:
Cossiga consiglia: Maroni usi gli agenti provocatori come ho fatto io
Andrea Cangini: Presidente Cossiga, pensa che minacciando l'uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato? GRAZIE MILDAREVENO! GRAZIE MALVINO! per approfondire e non dimenticare ciò che è stato, guardate qui: rifondazionefrancavilla.it/MEMORIA/Walter%20Rossi.htm
Francesco Cossiga: Dipende, se ritiene d'essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo. Ma poiché l'Italia è uno Stato debole, e all'opposizione non c'è il granitico Pci ma l'evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia.
Cangini: Quali fatti dovrebbero seguire?
Cossiga: Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero Ministro dell'interno.
Cangini: Ossia?
Cossiga: In primo luogo, lasciar perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...
Cangini: Gli universitari, invece?
Cossiga: Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città.
Cangini: Dopo di che?
Cossiga: Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri.
Cangini: Nel senso che...
Cossiga: Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano.
Cangini: Anche i docenti?
Cossiga: Soprattutto i docenti.
Cangini: Presidente, il suo è un paradosso, no?
Cossiga: Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!
Cangini: E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? In Italia torna il fascismo, direbbero.
Cossiga: Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio.
LEGGI TUTTA L'INTERVISTA
Malvino invita a fare conoscere al maggior numero possibile di persone queste parole di Cossiga. Leggendole il pensiero non può che andare alla povera Giorgiana Masi. L'ha ricordata Donatella Poretti, che ha commentato in Senato l'intervista di Cossiga. Il suo intervento si può leggere qua o qua.
AGGIORNAMENTO: IL GIALLO DELLE DUE VERSIONI
Su parecchi siti e blog l'intervista è stata riportata in una versione caratterizzata da piccole ma molto significative differenze. Questa versione, che è quella originale, è stata pubblicata da Dagospia e la potete leggere a questo link.
4 commenti:
Vedo che in Italia avete anche dei politici matti, come nella Spagna!
Sono tutti stupidi! Come si può credere ancora nella politica con gente come questa?!
ma che cosa è questa?, chi è questo Cossiga?e perché hai messo Viejo de Mierda in spagnolo?
@:l'espressione in spagnolo è molto musicale e mi piaceva di più, ma resta anche in italiano un "vecchio di merda".
Cossiga è stato presidente della nostra repubblica dal 1985 al 1992.
È stato ministro dell'Interno nel terzo Governo Andreotti dal 1976 al 1978, quando si dimise in seguito all'uccisione di Aldo Moro. Dal 1979 al 1980 fu presidente del Consiglio dei Ministri e fu presidente del Senato della Repubblica nella IX legislatura dal 1983 al 1985. E' sempre stato prodigo di riflessioni e picconate (è detto "il picconatore") e i suoi provvedimenti in materia di polizia, che oggi sta consigliando al ministro Marioni, li puoi trovare al sito www.rifondazionefrancavilla.it/MEMORIA/Walter%20Rossi.htm
Veramente, questo uomo è orrendo!
Sí, io non so parolacce in italiano, perché la nostra insegnante non ci insegna, ma lo spagnolo è molto contundente con questo.
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