giovedì, maggio 31, 2007

Serviranno?

Decalogo per il Palazzo

di MARIO PIRANI
Sondaggio: dieci punti per riformare la politica, votane tre


La crisi della politica è all'improvviso diventata il fatto del giorno. Nessuno minaccia il sistema democratico, però non vi è chi non percepisca l'ondata crescente di insofferenza e di distacco dell'opinione pubblica di ogni colore nei confronti di quello che è diventato un ceto sociale pervasivo, invadente, privilegiato e totalmente inefficiente. Sia di centro sinistra che di centro destra.

Ora tutti ne parlano, le interviste si sprecano e la propensione al dibattito fine a se stesso rischia una volta ancora di confondere, annoiare, ridurre tutto a una verbosa contrapposizione. Come se non ci fosse nulla da fare.

Eppure non crediamo sia così. Il ritardo accumulato è tanto ma è forse ancora possibile proporre ai cittadini una vera riforma della politica.

E' un compito che spetta al centro sinistra se non vuole, presto o tardi, essere travolto (la destra può vivere anche nell'anti politica). Occorre, però, avere una chiara percezione del pericolo e non ridurlo - illudendosi - ad un deficit di messaggio, a una carenza di comunicazione. No. Il baratro è nei fatti, nelle attese deluse, nei comportamenti senza differenza di qualità. E solo i fatti possono ridare fiducia e ricomporre il consenso. Fatti che debbono realizzarsi subito e tali da dare il segno del cambiamento. Ne elenchiamo alcuni, un'agenda possibile per una vera riforma.

Primo: cambio radicale dell'équipe di governo, subito dopo le elezioni amministrative, con accorpamento e riduzione netta dei ministeri, taglio della compagine dell'esecutivo (oggi 104 tra ministri e sottosegretari) con un massimo globale di 60.

Secondo: abrogazione delle leggi sullo spoyls sistem nella Pubblica Amministrazione.

Terzo: introduzione dell'obbligo del concorso con regole ferree e con classifica rigida (senza possibilità di scegliere fra rose di cosiddetti idonei) per tutte le nomine di pubblico interesse, dai primari degli ospedali ai direttori dei parchi ambientalistici, dai consiglieri di società partecipate a quelli degli organismi previdenziali.

Quarto: riduzione di un terzo del numero dei consiglieri regionali, provinciali e comunali.

Quinto: Rai liberata dalla presenza dei partiti. Nomina di un nuovo consiglio di amministrazione con personalità della comunicazione e della cultura di comprovata indipendenza di giudizio.

Sesto: abolizione del cosiddetto "panino" nei telegiornali Rai, con il falso pluralismo di dichiarazioni politiche suddivise secondo il modello artificiale tra tutti i partiti.

Settimo: eliminazione dei finanziamenti assegnati ai consiglieri per spese a loro libito, decise da alcune leggi regionali. Creazione di un elenco delle società ed enti inutili costituiti dalle Regioni e varo di un piano di tagli in proposito.

Ottavo: riduzione drastica dei privilegi dei parlamentari e dei consiglieri regionali (dalle pensioni prima dei 65 anni e dopo mezza legislatura agli infiniti benefit).

Nono: introduzione delle primarie istituzionalizzate e regolate per le cariche elettive nel Parlamento, nelle Regioni e nei Comuni.

Decimo: istituzione di norme di accesso, di libera contesa e di elezione che rendano il Partito Democratico un organismo aperto alla società, contendibile, scalabile da forze giovani, palestra di idee e valori non trampolino per carriere sicure, il partito della riforma della politica.

(24 maggio 2007 - La Repubblica)

mercoledì, maggio 30, 2007

by Daniele Luttazzi

Un furbastro al Corriere della Sera ( fra i tanti )

Paolo Conti del Corriere della Sera ha scritto che Milena Gabanelli visionò il filmato BBC Sex crimes ande the Vatican e non lo prese perchè lo giudicò "poco affidabile". Oggi Milena scrive al Corriere che questo non è vero: non lo prese perchè l'unica cosa che le sembrava interessante era il documento di Ratzinger, ed era poco per costruirci una puntata intera di Report. E sapete cosa replica Conti? Che quello della Gabanelli ( "Tutto quello che c'era di interessante nel filmato era il documento di Ratzinger") è un giudizio che " si discosta oggettivamente ben poco da quello che mi è stato riferito da un autorevole consigliere di amministrazione Rai ". SI DISCOSTA BEN POCO? La Gabanelli non ha mai detto che il filmato fosse poco affidabile, come ha scritto Conti per dare addosso a Santoro e a chi vuole trasmetterlo in Rai. Milena ne diede un giudizio quantitativo, non qualitativo. Paolo Conti è un furbastro. Ovvero un pessimo giornalista.

lunedì, maggio 28, 2007

Se questo è il nuovo...

Il comitato del PARTITO DEMOCRATICO, da Amato a Zevi.

Il presidente del Consiglio, i leader di Ds e Margherita, alcuni presidenti di Regione, diversi sindaci di grandi città e qualche rappresentante della società civile e delle associazioni e anche il fondatore di Slow food: questa la composizione del comitato promotore del Partito democratico che si è riunito per la prima volta nella sede di Santi Apostoli a Roma.

Ecco nel dettaglio i nomi dei membri che dovranno disegnare il percorso di costruzione del nuovo soggetto politico:


Giuliano Amato, Mario Barbi, Antonio Bassolino, Pierluigi Bersani, Rosy Bindi, Paola Caporossi, Sergio Cofferati, Massimo D'Alema, Marcello De Cecco, Letizia De Torre, Ottaviano Del Turco, Lamberto Dini, Leonardo Domenici, Vasco Errani, Piero Fassino, Finocchiaro, Giuseppe Fioroni, Marco Follini, Dario Franceschini, Vittoria Franco, Paolo Gentiloni, Donata Gottardi, Rosa Jervolino, Linda Lanzillotta, Gad Lerner, Enrico Letta, Agazio Loiero, Marina Magistrelli, Lella Massari, Wilma Mazzocco, Maurizio Migliavacca, Enrico Morando, Arturo Parisi, Carlo Petrini, Barbara Pollastrini, Romano Prodi, Angelo Rovati, Francesco Rutelli, Luciana Sbarbati, Marina Sereni, Antonello Soro, Renato Soru, Patrizia Toia, Walter Veltroni e Tullia Zevi.

domenica, maggio 27, 2007

LO STATO NON PUO' PROCESSARE SE STESSO - SCIASCIA

Quelle 2 o 3 auto blu in più

3 esempi facili facili

Francia: 547.030 km² - 60.180.529 abitanti - 65.000 auto blu

Germania: 357.022,90 km² - 82.438.000 abitanti - 54.000 auto blu

Italia: 301.338 km² - 58.883.958 abitanti - 500.000 574.215 auto blu

Ma di cosa stiamo parlando allora?

Dei fantomatici costi della politica di cui ha parlato anche Montezemolo?
Quei costi della politica che si vorrebbero risolvere tagliando ulteriormente le spese locali? Ossia i servizi dai comuni?
Con 500.000 auto blu e 180.000 politici pagati coi nostri soldi, mi venite a parlare di taglio alle spese locali?

Perchè dobbiamo leggere il rapporto ISTAT sul 15% delle famiglie povere in Italia?

Perchè dovremmo sorbirci i discorsi su come gestire i nostri soldi del “tesoretto”? (è un disavanzo, non è un tesoretto, sono soldi nostri, non li avete trovati per strada)

Perchè dovremmo sorbirci le campagne sul risparmio energetico fatte dall’Eni (l’Eni, una società petrolifera, mica Legambiente...).
Oppure leggere quasi col senso di colpa i consigli del Presidente del WWF che, con molto garbo, invita semplicemente a non lavarsi per risolvere i problemi ambientali.

Ha ragione Adriano Sofri quando dice che è più facile applicare il protocollo di Kyoto, anzichè far equiparare gli insensati privilegi parlamentari italiani a quelli dell’Europa.

dal blog terzoocchio.org



INGOLFO DI NAPOLI...

venerdì, maggio 25, 2007

ESERCIZIO DI POTERE...

Oscurato Sex Crimes and Vaticano

Il video Sex Crimes and Vatican è stato oscurato dal sito di Google Video.
In Italia lo hanno già visto il più di 600.000 persone ed
è il video più visto dalla rete italiana.
Finchè la RAI, servizio pubblico LAICO, non lo trasmetterà, troverete sempre modo di vederlo. E' ormai ovunque in rete.
Adesso potrete vederlo suddiviso in 4 parti, puntando su youtube.

IT'S JUST MUSIC!

Blues, Rock and Soul

a Villa Fondi - Piano di Sorrento

giovedì, maggio 24, 2007

OLTRE IL QUALUNQUISMO

Infamily Day PDF Stampa E-mail
Scritto da Massimo Silvano Galli
martedì 15 maggio 2007

maram_zapatero.gifLo diceva anche Don Vito Corleone, il sanguinario Padrino dell’omonimo romanzo di Mario Puzo: “La famiglia, non si tocca!”.La famiglia… agenzia sociale; la famiglia… luogo fondamentale della crescita, del benessere, dell’educazione alle regole socialmente condivise e della formazione alla capacità di determinare la propria vita e il mondo, ma anche la famiglia… spazio della repressione, del disagio, della violenza, del predominio del forte (fisicamente, economicamente, psicologicamente…) sul debole.
La famiglia… che quando non adempie al suo mandato di liberare e rendere autonomi i suoi affiliati (e -ahìnoi- accade assai spesso), contribuisce tanto potentemente all’affollamento delle carceri, degli istituti psichiatrici, degli studi dei professionisti dell’aiuto alla persona o, bene che vada, direbbe David Cooper con quel tot di sprezzante ironia, ci fa diventare dei “cittadini normali”, assoggettati e proni al potere dominante.
La famiglia… semprefelice della pubblicità, ma anche la famiglia maledettamente in crisi: minata da separazioni, abusi, omicidi, repressioni che, un tempo negati, tollerati, giustificati, segretati, vengono oggi sempre più in superficie mostrando il lato oscuro di una luna che, scopriamo, ancora da esplorare.
La famiglia… obesa (socialmente, quando non fisicamente) del “non ci facciamo mancare niente”, ma anche la famiglia degli infanticidi, degli uxoricidi, degli stupri, dei genitori assenti, anaffettivi, indifferenti, degli anziani abbandonati… La famiglia, questa famiglia, non si tocca! [continua]…

marinica: Blues, Rock and Soul a Villa Fondi

marinica: Blues, Rock and Soul a Villa Fondi

mercoledì, maggio 23, 2007

MARCO TRAVAGLIO E L'ULTIMA NOTIZIA SCOMPARSA...


lettera di Marco Travaglio a Grillo
"Caro Beppe,
vorrei comunicare a tutti gli amici del blog l’ultima notizia scomparsa di una lunga serie. Il 15 maggio 2007 la III Corte d’appello di Milano ha condannato il senatore forzista Marcello Dell’Utri e il boss della mafia di Trapani Vincenzo Virga a 2 anni per ciascuno per tentata estorsione. Nessun giornale, a parte l’Unità e il Corriere della sera, l’ha scritto. Nessun telegiornale o programma televisivo, tranne Annozero, l’ha detto. L’Ansa, onde evitare che qualcuno se ne accorgesse, ha dedicato alla cosa ben sette righe e mezza, sotto questo titolo depistante: “Sponsorizzazioni: confermata in appello condanna Dell’Utri”. Come se il reato fosse la sponsorizzazione. Nel testo, si spiegava (si fa per dire) che l’estorsione riguardava imprecisate “modalità di sponsorizzazione della Pallacanestro Trapani”. Quanto a Virga, l’Ansa “dimenticava” di spiegare che è un boss mafioso, vicinissimo a Provenzano, arrestato dopo lunga latitanza nel 2001 e condannato all’ergastolo per mafia e omicidio.
Riepilogo brevemente i fatti. Nel 1990 il presidente della Pallacanestro Trapani, Vincenzo Garraffa, medico e futuro deputato del Pri, cerca uno sponsor per la sua squadra, neopromossa in serie A2. Publitalia, la concessionaria Fininvest presieduta da Dell’Utri, lo mette in contatto con la Dreher-Heineken. Si firma il contratto: per 1 miliardo e mezzo di lire, i giocatori esibiranno sulle magliette il logo della “Birra Messina”, marchio italiano della multinazionale tedesca. Garraffa paga la provvigione a Publitalia: 170 milioni. Ma due funzionari della concessionaria berlusconiana battono cassa e pretendono da lui altri 530 milioni, in nero. In pratica, Publitalia vuole indietro la metà del valore della sponsorizzazione, ovviamente sottobanco. Garraffa rifiuta e, ai primi del ’92, incontra Dell’Utri a Milano. Gli spiega di non disporre di fondi neri e di non poter pagare senza fattura. Dell’Utri – come denuncerà Garraffa – lo minaccia: “Ci pensi, abbiamo uomini e mezzi per convincerla a pagare”. Garraffa non paga. E, qualche settimana dopo, riceve nell’ospedale di cui è primario una visita indimenticabile: quella del capomafia Vincenzo Virga, scortato da un guardaspalle. Virga è di poche parole: “Sono stato incaricato da Marcello Dell’Utri e da altri amici di vedere come è possibile risolvere il problema di Publitalia”. Garraffa ribatte: “Senza fattura, non intendo pagare”. E Virga: “Capisco, riferirò. Se ci sono novità, la verrò a trovare…”.
L’anno seguente la Pallacanestro Trapani, nonostante i successi sul campo, non trova più uno sponsor. Garraffa s’inventa un’autosponsorizzazione antimafia, ovviamente gratuita, con lo slogan “L’Altra Sicilia”. Che gli porta fortuna: la squadra viene promossa in serie A. Maurizio Costanzo invita lui e i suoi giocatori a parlarne al “Costanzo Show”, su Canale5. Ma poi, all’ultimo momento, cambia idea e disdice l’invito. Garraffa ci vede lo zampino di Dell’Utri. E denuncia tutto ai magistrati di Palermo. Che trasmettono gli atti, per competenza, al Tribunale di Milano. Qui Dell’Utri e Virga vengono condannati per tentata estorsione aggravata a 2 anni a testa. L’altro giorno, la Corte d’appello ha confermato le condanne.
Ora manca soltanto la Cassazione. Dell’Utri intanto è stato condannato definitivamente a 2 anni per false fatture in altre sponsorizzazioni gonfiate e in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Naturalmente, visto il pedigree, rimane a pie’ fermo in Parlamento e viene pubblicamente elogiato per la sua “intelligenza” da diessini dalemiani come Nicola Latorre (niente a che vedere con Pio La Torre, ammazzato dalla mafia) e ossequiosamente intervistato da giornali e tv su tutto lo scibile umano, fuorchè sulle sue condanne.
Come ricorda Daniele Luttazzi nel suo ultimo spettacolo, Daria Bignardi l’ha recentemente invitato alle “Invasioni barbariche” su La7 e ha subito premesso: “Non parliamo dei suoi processi”. Dell’Utri, comprensibilmente, non ha avuto nulla da obiettare. Anzi, ha aggiunto che il suo giornalista preferito è Luca Sofri. Che, guardacaso, è il marito della Bignardi. Ecco, dei processi di Dell’Utri è meglio non parlare mai. Il senatore ha uomini e mezzi per convincere."
Marco Travaglio

domenica, maggio 20, 2007

Crimen Sollicitationis: il webvideo più visto di Google Video

http://video.google.com/videoplay?docid=3237027119714361315

E' il webvideo più visto di Google Video
Pesante l'accusa a Papa Ratzinger per la gestione degli scandali sulle violenze sessuali ai danni di minori. Il video, ora sottotitolato in italiano, è online. Era stato prodotto dalla BBC lo scorso ottobre


"il documentario della BBC trasmesso in Inghilterra nel 2006 sugli scandali dei Preti & Pedofilia. si richiama il "Crimen Sollicitationis", un documento di Ratzinger che rinnova il divieto a testimoniare in tribunali civili (pena la scomunica) per reati di abusi sessuali che avessero coinvolto religiosi. In Italia non è mai andato in onda, nè i giornali nè gli altri mezzi di informazione vi hanno fatto accenno".
Sul sito Bispensiero.it si legge:
"Questo video è stato trasmesso in Inghilterra il 1 ottobre 2006. In Italia non è mai andato in onda, nè i giornali nè gli altri mezzi di informazione vi hanno fatto accenno. Il paziente lavoro di traduzione e di sottotitolatura che abbiamo fatto, è per sopperire a questa vergognosa lacuna. Ed è dedicato a Maria Di Benedetto. Ovunque sia".

La conferma che si tratta effettivamente di un video dell'autorevole emittente inglese BBC lo fornisce la stessa azienda britannica, che in un vecchio articolo lo descrive dettagliatamente (http://newsvote.bbc.co.uk/2/hi/programmes/panorama/5389684.stm).
Visti i suoi contenuti, e grazie alla traduzione di Belpensiero.it, il video sta anche facendo rapidamente il giro nei blog italiani.

Il video è disponibile a questo indirizzo: http://video.google.com/videoplay?docid=3237027119714361315

www.sorrentoprimomaggio.com.

Cari Amici
la sottoscrizione del documento "il primo maggio del 2007" porta alla necessità di condividere alcune riflessioni e di portarle all'attenzione della comunità .
Le firme di adesione raccolte sono tante, e sicuramente ad esse se ne aggiungeranno altre.
Tutti i cittadini che, come noi, avvertono l'esigenza di esprimere il proprio pensiero su quanto tragicamente è accaduto, possono collegarsi via internet al blog
www.sorrentoprimomaggio.com.

Vi saluto,con la speranza di un risveglio collettivo !
Grazie a tutti
Paola De Angelis
P.S.: il primo giugno a Sorrento ci sarà un consiglio comunale straordinario sul primo maggio. Organizziamoci per essere presenti e numerosi.

sabato, maggio 19, 2007

Blues, Rock and Soul a Villa Fondi


It’s Just Music!
Blues, Rock and Soul a Villa Fondi

It’s Just Music! è il titolo della serata di anteprima-estate che si terrà sabato 26 maggio alle ore 21,00 a Piano di Sorrento sulla suggestiva terrazza di Villa Fondi. La serata-concerto è organizzata dall’Associazione Culturale Eta Beta con il Patrocinio del Comune di Piano di Sorrento, Assessorati alla Cultura e Spettacolo e alla Pubblica Istruzione.
Lo spettacolo prevede l’esibizione a confronto di due band e di due generazioni, i The B Side Band (tutti over 40) e gli Out of Order (tutti under ‘teen).
I The B Side Band nascono da un progetto–idea messo a punto nel 2006 dopo il TvPlanet Show, in cui il nucleo iniziale della band si è ritrovato dopo 30 anni; in quella occasione, il gruppo di over 40enni ha deciso di continuare a ripercorrere insieme la passione musicale; così al nucleo si sono aggregati successivamente una sezione fiati ed una sezione vocalist e questo ha reso finalmente possibile la realizzazione del loro progetto di riscoprire i classici della Black Music anni 60/70 (Soul e Rhythm and Blues), con l’obiettivo di ricreare le piacevoli atmosfere delle feste di “una volta” fatte di musica, ballo e divertimento.
La passione per i classici di Otis Redding, Sam & Dave, Aretha Franklin e Wilson Pickett sono gli elementi che accomunano i componenti più anziani della band, ma anche i componenti più giovani, folgorati anch’essi dalla forza della soul music, senza dimenticare le contaminazioni della musica blues.
Lo spirito dei The B Side Band è quello che si respira nei cult movie The Commitments e The Blues Brothers, le cui colonne sonore sono parte del repertorio che la band sta costruendo nel tempo, ed è anche lo spirito di Ghigo Agosti, soul man italiano, unico nella sua originalità, che dice: “Soul experience significa creazione immediata, senza arrangiamento, senza preparazione del testo, senza particolari accorgimenti tecnici. Soul experience significa esprimere con parole e musica ciò che in quel preciso istante si agita nella nostra anima.”
I componenti della band sono Nino Esposito – batteria, Donato Bilotti– voce e percussioni,
Maurizio Pollio – chitarra ritmica, Vincenzo Castellano – chitarra ritmica, Peppe Langella – chitarra solista, Franco Carrino – basso elettrico, Peppe Lavagna – tastiere, Antonio De Rosa – sax, Enzo Amura – tromba, Nello D’Angelo – tromba, Rossana De Martino – voce, Maria Sorrentino – voce.
Il gruppo che si esibirà nella seconda parte della serata It’s Just Music! sono gli Out of Order, band di giovanissimi (il più grande ha 17 anni), nata nel dicembre del 2005, quando tre ragazzi scoprono di avere una passione in comune, la musica, e decidono poi di incontrarsi e iniziare a suonare insieme.
La formazione varia più volte fino a quella attuale che è composta da Claudio De Rosa al sax, Jacopo Maresca alla batteria, Daniele Aiello alla chitarra elettrica, Andrea Amiranda la voce e Gianmarco Maresca alle tastiere.
Il principio magico degli Out of Order è quello nietzchiano, secondo cui la vita senza musica non è vita, indipendentemente dal genere; infatti, gli Out of Order non si collocano in un ambito musicale specifico, la loro musica parte dall’ispirazione di grandi artisti del passato blues con contaminazioni jazz, per poi arrivare al pop passando per il rockn’roll dei tempi d’oro della black music.
Insomma, It’s Just Music! sarà una serata tutta da ascoltare e, perché no, da ballare.

Altri appuntamenti estivi organizzati dell’Associazione Eta Beta sono:
16 giugno, salotto culturale con Paolo Mastroianni autore del libro “Altrove”, caso letterario recensito da ‘L’Espresso’ alle ore ore 21,00;
6 luglio, salotto culturale con Viola Rispoli giornalista AnnoZero e autrice del libro “Fuorilegge” alle ore ore 21,00;
27 luglio, concerto del M° Carmelo d’Esposito dal titolo “Musica d’altri tempi” alle ore 21,00.

domenica, maggio 13, 2007

Sognando Avignone...

La nostra arretratezza è frutto di una cultura della contrapposizione che ha messo sempre gli italiani nella condizione di dover scegliere: il papa o l'imperatore, il papa o il re, il papa o il presidente o il ministro. Insomma, non siamo mai stati liberi di scegliere, non siamo mai cresciuti, non ci siamo mai evoluti, se non con profondi ritardi e con sensi di colpa atavici.


PERCIO', HA RAGIONE GRILLO:
Avignone non può attendere
Avignone.jpg
Il palazzo dei Papi ad Avignone

La libertà politica è più importante dell'economia. Propongo quindi a Prodi di cedere l’Eni e l’Enel alla Francia. Sarkozy in cambio dovrebbe riportare il Papa ad Avignone. I Dico in quella felice nazione li hanno già e senza il Papato tra i piedi sono riusciti a fare la Rivoluzione. Non ci sono diritti civili da discutere. Tra il “Family day” e il “Coraggio laico” ci vorrebbe una terza via. Quella di uno Stato laico.
Il Vaticano ha paura dei Dico e ha ragione. Se i preti gay fossero regolarizzati dove andremmo a finire? Se si sposassero con delle suore e avessero dei bambini? E lasciassero tutto quello che hanno a loro e non allo Ior? La bancarotta di San Pietro.
Se la famiglia è così importante, così nobile, perchè i preti non si sposano? E se sono così competenti in materia come avranno fatto a fare esperienza?
Il Papa è andato in Brasile tra oceani di folla per nominare il primo santo del luogo. Ma negli ultimi venti anni in Brasile i protestanti sono passati da uno su dieci a tre su dieci. Forse perchè le chiese protestanti si impegnano di più nel sociale e meno nella politica?
Il peggio sono i nostri dipendenti alla ricerca del voto cattolico. Una volta c’era solo la Democrazia Cristiana, oggi ci sono Forza Italia Vaticana, la Lega Santa, il Partito Democratico dell’Opus Dei. Con tutti i problemi che ha il Paese questi sepolcri imbiancati, divorziati, finocchi con il c..o degli altri ci impongono da mesi una discussione sui Dico. Su diritti che sono già presenti in tutta Europa e che in Italia dovrebbero essere approvati in una settimana.
Date al Signore quello che è del Signore e a Cesare quello che è di Cesare. E poi quello che è di Cesare e quello che è del Signore dateli insieme al Vaticano.
(dal BLOG DI BEPPE GRILLO)

non abbiam bisogno di parole, amore mio...

by Ron
Non abbiam bisogno di parole

Adesso vieni qui e chiudi dolcemente gli occhi tuoi
vedrai che la tristezza passera' il resto poi chissa'....
verra' domani.
Voglio restar con te, baciare le tue mani e dirti che
in questo tempo dove tutto passa, dove tutto cambia,
noi siamo ancora qua...
e non abbiam bisogno di parole
per spiegare quello che e' nascosto in fondo al nostro cuore
ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te.
vieni piu' vicino e sciogli i tuoi capelli amore mio
il sole ti accarezza t'accarezzo anch'io
e tu sei una rosa rossa.
Vieni piu' vicino e accendi questo fuoco amore mio
e bruceranno tutte le paure
addesso lasciati andare.
E non abbiam bisogno di parole
per spiegare quello che e' nascosto in fondo al nostro cuore
ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te.
Perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te

venerdì, maggio 11, 2007

FAMILY DAY: FIERA DELLE IPOCRISIE


I vizi (onorevoli) privati e le pubbliche manifestazioni di virtù...

Sono 952. Sono ignoranti: alcuni di loro non sanno cos’è la Consob, dov’è il Darfur, chi è Nelson Mandela. Si drogano: un test a sorpresa del programma tv Le Iene ha trovato tracce di hashish e cocaina addirittura in tre su dieci di loro. Sono i più pagati d’Europa: novemila euro netti al mese, più varie migliaia in benefit. E decidono da soli i propri stipendi, senza controlli esterni. Però lavorano in media solo tre giorni alla settimana. E sono fra i più numerosi al mondo: gli Stati Uniti hanno cinque volte i nostri abitanti, ma meno di un terzo dei nostri senatori.
Uno su dodici ha guai con la giustizia: 80, infatti, risultano i pregiudicati, imputati e indagati. «Diversamente onesti», li definisce sarcastico Marco Travaglio. E occupano sempre più spazio: vent’anni fa Senato e Camera avevano sei palazzi nel centro di Roma, ora ne hanno una trentina.
Sono i nostri parlamentari: quasi un migliaio, fra 630 deputati e 322 senatori.
Elisabetta Gardini, portavoce di Forza Italia, non sapeva cos’è la Consob (Commissione nazionale per le società e la Borsa), l’organo che controlla le aziende quotate. Il Darfur, secondo il suo collega di partito Giuseppe Fini, «sono cose fatte in fretta»: si è confuso col fast food, «è una moda non italiana, noi siamo il popolo del buon mangiare...». Pietro Squeglia dell’Ulivo è in difficoltà a spiegare che il Darfur è una regione del Sudan devastata da un genocidio. Francesco Paolo Lucchese (Udc) crede che Mandela, premio Nobel della Pace, liberatore e presidente del Sudafrica, sia brasiliano. Neanche Francesco De Luca (Dc) e Maria Ida Germontani (An) sanno bene chi sia. Aleandro Longhi (Ulivo) confonde il presidente del Venezuela Chavez con un non meglio precisato «Gomez». E Giampaolo Fogliardi (Margherita) sostiene che con l’effetto serra la Terra si raffredda.

«Embè? Che c’è di strano? I parlamentari sono lo specchio del Paese, i rappresentanti degli italiani», commenta Clemente Mastella. «Quindi li rappresentiamo, con tutti i loro vizi, virtù e piccole ignoranze. Non siamo né meglio né peggio».

Non si fa qualunquismo, però, se si nota, come ha fatto Travaglio nel suo libro Onorevoli Wanted (Editori Riuniti, 2006), che ben altre nuvole, oltre all’ignoranza, offuscano la credibilità dei nostri parlamentari. Fra di loro, infatti, i pregiudicati (cioè condannati penalmente con sentenza definitiva) sono ben 25. E aggiungendo indagati (19), imputati (18), prescritti (10) e condannati in primo grado (8), si arriva a 80. Tutti i partiti sono rappresentati in questo elenco, tranne Verdi e Comunisti italiani.
I condannati definitivi hanno commesso reati che vanno dalla banda armata alla corruzione, dal concorso in omicidio alla bancarotta, dall’incendio aggravato alla fabbricazione e detenzione di ordigni esplosivi... Oltre che spinellare, sniffare e leggere poco i giornali, anche questo hanno fatto i nostri «onorevoli».

Ma quanto al predicare in un modo e al razzolare in un altro l’ipocrisia abbonda: quanti divorziati e conviventi fra certi difensori della famiglia, per esempio...

1 - GIANNI ALEMANNO (AN)
Ex ministro dell'Agricoltura. Separato per un periodo dalla moglie, Isabella Rauti, da cui ha avuto un figlio, non ha mai divorziato ed è poi tornato a vivere con lei.
2 - DORINA BIANCHI (UDC)
convive more uxorio con un medico dopo separazione dal marito
3 - SILVIO BERLUSCONI (FI)
Dalla prima moglie Carla Dall'Oglio ha due figli, Marina e Piersilvio. Ha convissuto con Veronica Lario per 6 anni e l'ha sposata nel 1990 dopo la nascita di Barbara, Eleonora e Luigi. E l'ha sposata quando ancora non aveva avuto il divorzio. E' stato bigamo.
4 - PIERFERDINANDO CASINI (UDC)
Vive con la compagna Azzura Caltagirone, madre della sua terza figlia. Il presidente della camera attende l’annullamento della Sacra Rota del suo primo matrimonio con Roberta Lubitch.
5 - UMBERTO BOSSI (LEGA)
Divorziato da Gigliola Guidali (da cui era separato dal 1982), ha sposato in seconde nozze Manuela Marrone nel 1994, dopo dieci anni di convivenza.
6 - GABRIELLA CARLUCCI (FI)
Deputato. Ha divorziato dall'attore Gianfranco lannuzzo, sposato nel 1985, e ha sposato nel 1996 Marco Catelli. Dall'unione è nato Matteo, 9 anni.
7 - FRANCO FRATTINI (FI)
Vicepresidente della Commissione europea ed ex ministro degli Esteri. Separato, ha una figlia. Da quattro anni ha una nuova compagna, l’avvocato Simona Ingaglio.
8 - ELISABETTA GARDINI (FI)
portavoce di Forza Italia. Divorziata da Luca Fazzi, con cui ha avuto nel 1990 il figlio Pietro, convive dal 1995 con il regista Fernando Balestri.
9 - PAOLO GUZZANTI (FI)
Senatore ed ex presidente della commissione Mitrokin e giornalista. Dalla prima moglie Germana ha avuto tre figli: Sabina, Corrado e Caterina. Dalla seconda moglie, l'americana Gill Falcigno, ha avuto due figli Liv Liberty e lars Lincoln ed ormai deve aver avuto anche il terzo
10 - IGNAZIO LA RUSSA (AN)
Capogruppo di An alla Camera, Sposato in prime nozze con Marika Cattarelli, da cui ha avuto Geronimo. Dall'attuale compagna, Laura de Cicco, ha avuto Lorenzo e Leonardo.
11 - ENRICO LETTA (MARGHERITA)
Viceprimoministro della margherita. Divorziato, si è risposato con la giornalista Gianna Fregonara, da cui ha avuto un figlio, Giacomo.
12 - ALTERO MATTEOLI (AN)
Ex ministro per l'Ambiente. Divorziato, ha due figli dalla prima moglie. Ha sposato nel 2001 la sua ex assistente, Ginevra Giannetti, da cui ha avuto un figlio, Edoardo, 3 anni.
13 - ROBERTO CASTELLI (LEGA)
Ex ministro di Grazia e Giustizia. Divorziato. Dalla prima moglie Sara Galbiati ha avuto Gabriele. Risposato nel febbraio 2005 con Sara Fumagalli, con cui era legato dal 1997.
14 - PAOLO CIRINO POMICINO (NUOVA DC)
Ex ministro Dc e ora esponente della Nuova Dc. Separato dalla moglie Wanda, dalla quale ha avuto due fglie, Ilaria e Claudia. Ora ha una nuova compagna.
15 -GIANFRANCO FINI (AN)
Ex vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, si è.sposato nel 1988 con Daniela Di Sotto (divorziata). Da lei ha avuto, nel 1985, l'unica figlia, Giuliana.
16 - GIANFRANCO MICCICHÈ (FI)
Ex ministro per lo Sviluppo e la coesione territoriale. Divorziato, ha avuto una figlia da una prima compagna e due dalla moglie Elena Merra.
17 - GAETANO PECORELLA (FI)
Ex Presidente della Commissione Giustizia della Camera, avvocato. Divorziato dalla prima moglie, non si è mai risposato. Ma ha collezionato negli anni diverse convivenze.
18 - DANIELA SANTANCHE' (AN)
Deputata, responsabile del dipartimento Pari libertà di An.divorziata dal chirurgo plastico Paolo Santanchè, convive e ha avuto un figlio da Canio Mazzaro.
19 - VITTORIO SGARBI (GRUPPO MISTO)
ex depuitato e critico d'arte, convive con l'attrice Sabrina Colle da otto anni. Ha un figlio, Carlo, avuto nel 1988 dal suo rapporto con Patrizia Brenner.
20 - ELIO VITO (FI)
Vicepresidente dei deputati di Forza Italia, già esponente della Lista Pannella. È separato, ma nel suo sito ha preferito non precisarlo. Ha un figlio, Andrea.
21 - ROBERTO ZACCARIA (MARGHERITA)
Parlamentare ed ex presidente Rai: Separato dalla moglie Barbara, sposata nel 1973, dalla quale ha due figli. Ha una nuova compagna, l'attrice Monica Guerritore.

...quasi tutti contro la regolamentazione civile delle unioni di fatto e domani in piazza per il family day...

Non dimentichiamo che la Camera dei Deputati e il Senato già riconoscono i diritti dei Parlamentari conviventi attraverso un regolamento interno che prevede, ad esempio, l’estensione della previdenza integrativa al convivente del parlamentare.

La cosa è prevista istituzionalmente tanta che all’inizio della Legislatura ogni neo-deputato e senatore deve compilare un modulo nel quale si chiede espressamente se intenda, o meno, estendere la previdenza alle persone con cui convive.

Nelle intenzioni di coloro che scrissero questo regolamento oltre dieci anni fa era evidente la volontà di non discriminare tra coppie eterosessuali e coppie omosessuali.

mercoledì, maggio 09, 2007

UNA BATTAGLIA PERSA?

Non chiedo più ai miei alunni di portarmi la cronaca dei fatti del giorno visti al tg, non ce la faccio più, non lo sopporto più neanche io il tg!

E' una trasmissione per soli adulti, a luci rosso-sangue, piena di morti ammazzati, bambini stuprati, mogli strangolate, genitori accoltellati, immigrati venduti al chilo e politici che mostrano il sorriso-durbans in primissimo piano. Basta. Ho avuto pena per i miei alunni e ho detto loro: "da domani niente più tg!".

Non ne potevano più neanche loro... e mi sono sentita in colpa.

Poi il post di Grillo.

Credo che meriti una limpida e intima riflessione, dopodichè...fatelo girare!

DAL BLOG DI GRILLO
9 maggio 2007 - Morte in tv

morti_in_tv.jpg

A 18 anni un ragazzo ha già assistito a 200.000 omicidi televisivi. E’ venuto su bene. Dove c’è abbondanza di armi, come negli Stati Uniti, non ci pensa su due volte. E fa la sua piccola strage. In altri casi, come in Europa, i morti ammazzati non lo turbano più. Da adulto può averne la sua dose quotidiana dai media senza traumi.
Il buono di una volta non uccideva mai, oggi uccide per dimostrare di essere buono. L’epicentro della cultura della morte televisiva è Hollywood. Non è un discorso anti americano, ma solo una constatazione. Confrontate un poliziesco francese o italiano con uno a stelle e strisce e fate la contabilità dei defunti.
Se vediamo un ferito per strada per un incidente copriamo gli occhi al nostro bambino. Poi a casa deleghiamo alla televisionebabysitter. Il bambino va in camera sua a guardare Hannibal Lecter che divora un cervello.
La visione della violenza, ormai a ogni ora del giorno, non può che produrre violenza. Questo può star bene alla NRA, la società di armi che ha eletto Bush, ma non ai genitori.
Io sto perdendo la mia battaglia con i figli più piccoli. Sanno meglio di me come si uccide un uomo con un colpo di taglio sotto il mento. O come si impicca. O come si tortura o si annega o si mitraglia. Hanno visto più sangue loro del primario dell’ospedale di Genova. Proibire ai bambini di guardare la televisione è tempo perso. Un papà non riesce a essere più cattivo di un telefilm.
L’uso della violenza è il rifugio della mancanza di idee. Al posto di un bel culo nudo, proibito nella fascia serale, c’è una pallottola in mezzo alla fronte. All’inizio dei film metterei il numero di assassini, che so 58, 231. Uno si sa regolare. E nei titoli di coda, accanto agli interpreti, le causa del decesso. Per completezza di informazione.
Da un po’ di tempo la morte televisiva mi dà la nausea. Spero che sia una nausea contagiosa. La violenza è l’ultima risorsa dei criminali e dei produttori cinematografici. Apriamo la porta di casa e usciamo fuori a giocare con i nostri figli.

lunedì, maggio 07, 2007

un incontro non è mai per caso... grazie Flat!

Il sogno della madre

Se state guardando una madre che dorme in poltrona
in un qualsiasi dopopranzo invernale
con il televisore temporaneamente spento
e con in casa l'imperiosa pace
di una raggiunta storia di famiglia,
restate lì, non ve ne andate
e copritela con uno scialle.

Stefano Dal Bianco
Ritorno a Planaval (Mondadori)

postato su www.cuochiinerba.blogspot.com

sabato, maggio 05, 2007

www.letteralaicita.org




stamattina spiegavo ai miei alunni i princìpi dell'Illuminismo e ho introdotto il concetto di 'scuola laica' che nasce appunto grazie all'azione dei prìncipi illuminati dell'epoca.
Ho chiesto se qualcuno conoscesse il significato della parola "laico" e la risposta abbastanza generale è stata "ateo".
Credo ci sia bisogno di chiarezza e buona fede.
Far leggere e firmare la lettera per la laicità dello Stato può essere un buon inizio.


mercoledì, maggio 02, 2007

PRIMO MAGGIO A ROMA

RIPORTO DAL BLOG DI BEPPE GRILLO IL SUO POST SUI FATTI DI IERI A ROMA

L' AUGURIO E' CHE SIA OCCASIONE DI RIFLESSIONE PER TUTTI, DI DESTRA, CENTRO E SINISTRA

2 Maggio 2007

L'evoluzionismo politico

evoluzionismo_politico.jpg

Il Papa ha detto che non crede nell'evoluzionismo. Sono d'accordo, infatti la Chiesa non si è mai evoluta. Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, per Franco e per uno della banda della Magliana".

Andrea Rivera ha pronunciato queste parole durante il Concertone del primo maggio. Si può condividerle o meno, ma non contengono nessun “incitamento al terrorismo” come afferma l’Osservatore Romano. E neppure mi sembrano “un vile attacco” in quanto chi è vile si nasconde e Rivera ha parlato di fronte a 400.000 persone. Ha espresso un’opinione che i sindacati non hanno condiviso in modo finalmente unitario. Rivera li ha messi d’accordo almeno su qualcosa.
In Vaticano comanda il Papa, o sbaglio? Il Papa ha il diritto quindi di credere in quello che vuole: creazionismo, evoluzionismo, partito democratico, faccia un po’ lui. E se preferisce Pinochet a Welby sono sempre fatti suoi.
Il problema non è la Chiesa, ma sono i nostri cari dipendenti. Che non sono diventati religiosi all’improvviso ma che, alla ricerca del voto perduto, sono stati fulminati come Paolo di Tarso sulla via di Damasco. Perfino Bossi, l’onesto mangiapreti di una volta, si è prenotato a Pavia per baciare l’anello al Papa. E' l'evoluzionismo politico.
Montecitorio è una sede distaccata della Segreteria di Stato del Vaticano? Risolviamo alla radice questo problema. Ritorniamo al Papa Re, a una sana teocrazia. Le cose funzioneranno meglio in Italia. Dovremo subire qualche piccola conseguenza come la chiusura delle fabbriche di preservativi e qualche piccolo fuoco in Campo dé Fiori per i ragazzacci come Rivera. Ma non si può volere tutto: evolvere, essere seppelliti, essere governati da dipendenti laici. W il Papa Re d’Italia!