sabato, marzo 24, 2007

io mi ricordo


ti ricordi quei giorni

Ti ricordi quei giorni?
Uscimmo dopo le canzoni per camminare piano.
Ti ricordi quei giorni?
Gli amici bevevano vino, qualcuno parlava e rideva, noi quasi lontano,
vicino a te, vicino a me,
e ci parlammo, ognuno per lasciare qualcosa, per creare qualcosa, per avere qualcosa.
Ti ricordi quei giorni?
I tuoi occhi si incupivano, il tuo viso si arrossava,
e ti stringevi a me nella mia stanza, quasi un respiro,
poi mi dicesti: "Basta, perché non voglio guardarti, perché ho paura ad amarti."
E dicesti, e dicesti, e dicesti...
Le tue parole quasi io non ricordo più, ma nemmeno tu ricordi niente.
Ora dove sei, e che gente vede il tuo viso e ascolta
le tue parole leggere, le tue sciocchezze leggere, le tue lacrime leggere,
come una volta?
Che cosa dici ora quando qualcuno ti abbraccia
e tu nascondi la faccia, e tu alzi fiera la faccia e guardi diritto in faccia
come allora?
Qui un poco piove, e un poco il sole; aspettiamo ogni giorno che questa estate finisca,
che ogni incertezza svanisca...
E tu?
Io non ricordo più che voce hai.
Che cosa fai?
Io non credo davvero che quel tempo ritorni ma ricordo quei giorni...

francesco guccini



stefano bollani e fiorella mannoia

"noi siamo di tale stoffa, come quella di cui sono fatti i sogni, e la nostra breve vita è chiusa in un sonno"
William Shakespeare

... e allora, perchè svegliarsi?
la musica è una culla dolcissima e
farsi accarezzare dalle note
aiuta a lenire dolori e fatiche.

Mi piace chiudere gli occhi e immaginare voli, ripetere parole e incontrarti ancora...










domenica, marzo 11, 2007

...è soprattutto una bellissima celebrazione dell'amicizia, grazie di tutto! (Amelia)

... e la gara continua!
10 marzo 2007: anni da ricordare e celebrare...
il dolce e il salato sono una splendida metafora della vita e per me e Sasà un'occasione in più per ricordare il nostro toccare terra di 45 anni fa.
Sweet & Sour fourth
ha celebrato l'amicizia e il piacere del gusto (beh, non in tutti i casi...) e in 50 circa ci siamo cimentati in piatti (dolci o salati) da gara. Trofei (realizzati da Sasà), ricchi premi (scelti da me) ai vincitori, e cotillons (preparati da Fabrizia) per tutti!
















i dolci e i salati sui tavoli,
perfettamente denominati e
classificati per tipologia con la perizia di Franco

























inizia l'assalto ai tavoli...!








































si assaggia, si discute, qualcuno cerca di sapere 'chi' ha preparato 'cosa', qualche altro cerca di condizionare il voto...




c'è chi ha bisogno di aiuto per provare tutto,
ma proprio tutto...!



























... e c'è chi ha già assaggiato tutto, ma proprio tutto...!











e intanto si festeggiano gli anni, e dal momento che eravamo in tanti e di età visibilmente diverse, beh meglio la somma che le candeline:
tutto può servire quando bisogna confondere le idee...!


e nell'attesa dello spoglio dei voti curato dagli inflessibili notai Jacopo, Giulia, Ottavio e Mario, ci si beve un ricco caffè!



























e mentre qualcuno fotografa l'evento, tutti aspettano il responso delle urne... due preferenze per ciascuna categoria (dolce e salato).
Ma... ecco i notai proclamare i... VINCITORI!!!!



































































sul cousturkey-roll
meglio stendere un pietoso velo...!!!!
a presto! mariella

venerdì, marzo 09, 2007

giovedì, marzo 08, 2007

donna



Nel tuo esserci l'incanto dell'essere,
La vita, tua storia,
segnata dal desiderio d'essere
semplicemente donna!
Nel tuo corpo ti porti,
come nessun altro,
il segreto della vita!
Nella tua storia
la macchia dell'indifferenza,
della discriminazione, dell'oppressione…
in te l'amore più bello,
la bellezza più trasparente,
l'affetto più puro
che mi fa uomo!

Eliomar Ribeiro de Souza
(poeta brasiliano)

sabato, marzo 03, 2007

Il Sè rivelato

Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River

"Molte volte ho studiato
la lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.
In realtà non è questa la mia destinazione
ma la mia vita.
Perchè l'amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore bussò alla mia porta,
e io ebbi paura;
l'ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre a follia
ma una vita senza senso è la tortura
dell'inquietudine e del vano desiderio -
è una barca che anela al mare eppure lo teme."

"...malgrado i tentativi di evitare il dolore tutto è sperimentato ugualmente, ma in maniera fantasmatica, in modo che il rischio di vivere possa venire esorcizzato attraverso una sorta di esperienza virtuale."

da Il Sè rivelato, Mario Mastropaolo
Grazie ancora, Professore!

giovedì, marzo 01, 2007

Georges Schéhadé




Come in una scena proustiana, ieri sera mentre percorrevo con lo sguardo la mia libreria, in un libro che non sfogliavo da un bel pò, ho trovato appuntata su una vecchia pagina di Repubblica una poesia del poeta surreale libanese (e poi francese) Schéhadé.
E' stato bellissimo riappropriarmi di un'emozione lontana

Quando avremo spiagge dolci
da toccare con lo sguardo
e una vita dove l'ombra si scosta dalla luce
verrà il riposo con i suoi tesori
tu ed io sulla terra delle spiagge
o amore mio che i viaggi
al sonno
stai dormendo












Il y a des jardins qui n'ont plus de pays
Et qui sont seuls avec l'eau
Des colombes les traversent bleues et sans nids.

Mais la lune est un cristal de bonheur
Et l'enfant se souvient d'un grand désordre clair.

In Georges Schéhadé (Les poésies, Gallimard)







un altro sabato speciale...


Serata iniziatica dedicata alla ricerca del sè: Franco Cuomo ci ha regalato l'opportunità del Viaggio, quello che ci lega alle esperienze e ci fa essere misura di noi stessi. Un bel sabato trascorso tra le emozioni della musica psichedelica del libro e quella dal vivo del pianista Tommaso Filippo Latina.